Personale della Sezione Investigativa del Commissariato di Sanremo ha dato esecuzione ad ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di un 37enne cittadino rumeno responsabile di molteplici reati di furto e tentato furto oltre che dei reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale,
Lo straniero, responsabile di furti su auto, in negozi e appartamenti, era stato rimpatriato, ma è rientrato a Sanremo e ha proseguito nella sua attività criminale
Nei primi mesi di quest’anno l’uomo si era reso responsabile di un numero impressionante di reati contro il patrimonio attribuitigli a seguito di intensa e accurata attività d’indagine posta in essere dalla Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Sanremo; in particolare venivano attribuiti allo stesso molteplici furti a bordo di autovettura, prevalentemente compiuti con il taglio della guarnizione del finestrino e, talvolta, con conseguente rottura del relativo vetro; inoltre erano stati rilevati furti anche in danno di numerosi esercizi commerciali della città matuziana e delle città limitrofe.
A fine marzo 2024 il soggetto veniva rintracciato da personale della Polizia di Stato e dopo l’udienza di convalida presso la competente Autorità Giudiziaria di Genova veniva accompagnato presso la frontiera aerea di Torino per il successivo rimpatrio al Paese d’origine.
Dopo qualche giorno, il 37enne faceva ritorno in Italia, senza che fosse possibile contestargli la violazione di alcuna norma di legge e da quel momento iniziava una escalation di furti in particolare in danno di esercizi commerciali e abitazioni commessi prevalentemente in orario notturno per i quali veniva segnalato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria.
Nel mese di maggio di quest’anno gli agenti del Commissariato di P.S. di Sanremo riuscivano a trarre in arresto in flagranza di reato il soggetto; lo stesso veniva rintracciato all’interno di una cantina di un condominio della città matuziana. Nell’occasione l’uomo minacciava gli agenti con un cacciavite e subito dopo cercava di aggredire gli operatori che erano costretti ad utilizzare la pistola TASER in dotazione, neutralizzando l’individuo.