Nonostante la bocciatura della mozione volta ad aprire un dialogo fra Amministrazione comunale, studenti e genitori, prima di procedere al trasferimento del Liceo Vieusseux, avvenuta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, non arretra la protesta da parte dei diretti interessati. Che questo spostamento proprio non lo vogliono e comunque non gennaio, come previsto, nel pieno dell’anno scolastico.
L’avvocato Mario Giribaldi rappresenta alcuni genitori del Liceo Vieusseux che si oppongono al trasferimento deciso dal Comune
A farsi avanti è l’avvocato Mario Giribaldi, portavoce di alcuni genitori. Che si dice anche pronto a ricorrere al Tar per far valere le sue ragioni e quelle degli altri genitori.
Spiega l’avvocato Giribaldi: “Questo trasferimento è surreale. Io credo che sia difficile trovare in città un genitore, uno studente, un docente che sia favorevole al trasferimento nei termini in cui è stato prospettato.
Le ragioni sono note, sono ragioni di carattere didattico, direi di carattere anche sociale, per quello che i ragazzi stanno facendo e perché, sostanzialmente, il percorso di studi dei ragazzi e l’offerta formativa che è in corso attualmente presuppone unitarietà di sede per poter fare queste attività. Andarla a scorporare a mio parere è, ripeto, surreale, perché nessuno ne ha desiderio e ancora non capisco perché ci sia questa ostinazione nel volerla fare.
L’assessore parla di bandi, parla di termini prescrittivi e io però oltre un mese fa ho fatto un’istanza di accesso agli atti al Comune, per poter parlare con maggiore cognizione di causa, ma non ho avuto nessuna risposta, neanche un diniego, neanche una richiesta di maggior tempo perché magari l’ufficio è assai impegnato, nessuno ha ritenuto di rispondere.
Nessuna risposta. Devo dire che analoga richiesta l’ho fatta in Provincia e al Liceo Vieusseux. Quest’ultimo mi ha dato la poca documentazione che aveva a disposizione, la Provincia non me l’ha ancora data, però stiamo per fissare una data nella quale potrò visionare quello che c’è a disposizione.
Mi spiace che il Comune non l’abbia fatto, perché, ripeto, se avessi potuto vedere questa documentazione, oggi potrei essere più preciso. Non mi arrendo. perché noi pensiamo che al centro di tutto debba esserci la formazione e l’educazione dei nostri ragazzi che hanno scelto questa scuola e che stanno facendo con interesse e con entusiasmo.
Non capisco davvero perché qualcuno si sia impuntato, col solo risultato di rendere peggiore l’educazione dei nostri ragazzi. Io posso anche capire che ci possa essere un certa nostalgia del Liceo De Amicis, io stesso l’ho frequentato, per carità, e forse anche nei primi anni, lo diceva mi pare anche la consigliera Amoretti, se non ricordo male, e forse anche nei primi anni di accorpamento fra i due licei c’è stata una sorta di ritrosia, ma col tempo si è capito, e ora sono tutti d’accordo, che in realtà questo accorpamento è stato utile per tutti, per quelli del Classico e per quelli dello Scientifico.
Ma poi, soprattutto, io continuo a leggerne le lettere, che parlano del trasferimento del Liceo Classico di Amicis, ma il Liceo Classico di Amicis non esiste più, quindi non è, come dire, corretto neppure formalmente parlare di questo trasferimento.
Senza contare che, a mio parere, l’allocazione delle classi, di alcune di esse, eccetera, compete, se si fa riferimento al liceo, compete alla dirigenza scolastica, alla scuola, non compete al Comune o alla Provincia. Il Comune è proprietario dell’immobile, la Provincia per legge è preposta alla manutenzione. Sarei curioso di conoscere i rapporti anche giuridici che esistono fra i due enti, non è sufficiente che essi siano rappresentati dalla stessa persona, Sindaco, Presidente della Provincia, sono due enti diversi. A me risulta che esistesse in passato per esempio un contratto di comodato, cioè di uso gratuito in sostanza dell’immobile tra Comune e Provincia, però non ne ho la certezza, non so se esiste ancora.
Ci sentiremo nei prossimi giorni con i genitori e i docenti per vedere da farsi, credo che faremo a breve un’iniziativa pubblica in modo da poter illustrare meglio le nostre cose, perché penso che questa sia una battaglia non solo degli studenti e dei genitori, ma sia una battaglia della città nell’interesse dei giovani che nella scuola più prestigiosa, il Liceo Vieusseux, devono trovare formazione.
Per quanto riguarda l’aspetto strettamente legale, sì, certamente non ci fermiamo qua, adesso valuteremo se fare una richiesta al Difensore civico regionale, stigmatizzando l’operato del Comune che non ha risposto alle istanze di accesso agli atti, o se andare direttamente ora o più avanti al Tribunale amministrativo regionale, anche eventualmente con richieste di sospensiva di un provvedimento che riteniamo sbagliato e comunque illegittimo”.