Il progetto didattico intitolato “Missione Pelagos – Balene e delfini dei nostri mari“, sviluppato per sensibilizzare le giovani generazioni sul valore del patrimonio marino e sulla salvaguardia dei cetacei è ai blocchi di partenza. Ideato dall’Istituto Tethys e dalla cooperativa Verdeacqua, con il supporto del Soroptimist International Club d’Italia promuove iniziative pedagogiche e di sensibilizzazione legate al Santuario Pelagos, un’area marina protetta dedicata alla tutela dei cetacei e alla conservazione degli ecosistemi.
Un progetto molto interessante, dedicato alle nuove generazioni, che andrà a completare l’offerta formativa sul tema dell’I.C di Diano Marina già attivo con “Ponente nel blu” di Informare e del Programma Eco- school proposto dalla Fee Italia.
Cristiano Za Garibaldi, Sindaco di Diano Marina, ha dichiarato: “Si tratta di un’attività bella e interessante. Conoscere il mondo dei cetacei nella nostra zona, che è una delle aree più importanti per la biodiversità, è fondamentale non solo a livello culturale, ma anche sul piano turistico. Si parte dalla scuola e si fa anche pubblicità al nostro territorio e al nostro ambiente che ci riserva queste belle occasioni“.
Contenuti e obiettivi del progetto
Il programma didattico, accessibile attraverso una piattaforma digitale, offre:
- Materiali multimediali interattivi suddivisi in tre sezioni per gli studenti, organizzate per fasce di età.
- Una sezione dedicata alla formazione degli insegnanti con tutorial specifici.
- Uno spazio online per la pubblicazione dei lavori creati dagli alunni, che diventa una vetrina delle attività svolte.
Obiettivo principale è quello stimolare nei giovani un rapporto consapevole con l’ambiente marino, educando le nuove generazioni sull’importanza della biodiversità. “Balene e delfini – si legge nella nota degli istituti – Sono gli animali più iconici, che colpiscono la fantasia e il lato emotivo di grandi e piccoli, e sono quindi ideali per stimolare un nuovo rapporto con l’ambiente marino, la sua conoscenza, la sua valorizzazione, la sua conservazione per il futuro. Per questo sono il filo conduttore del progetto, che comunque non si limita solo ai cetacei, ma da loro prende il via per veicolare messaggi virtuosi, dall’importanza globale dell’ambiente marino per il futuro delle prossime generazioni, fino ai comportamenti da adottare nella vita di tutti i giorni in linea con la transizione ecologica che ormai non può più attendere”.