Il comitato cittadino di SEL esprime tutta la propria solidarietà e il proprio appoggio agli operai dell’Agnesi che hanno indetto quattro giorni di sciopero per difendere il posto di lavoro e i propri diritti.
“Tutta la città deve stringersi intorno a loro perché mantenere la pasta a Imperia vuol dire anche contrastare il declino della città. Da parte nostra coinvolgeremo a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori i nostri deputati- Airaudo e Quaranta– perché ci diano una mano per fare diventare nazionale la vertenza dell’Agnesi, chiedendo oltre che al Ministero dello Sviluppo economico, anche alla Presidenza del Consiglio di farsene carico. Perché non si può parlare di creare occupazione quando si distruggono posti di lavoro già esistenti.
Già nel corso dell’assemblea con l’on. Airaudo che si è tenuta venerdì della scorsa settimana è emerso con nettezza, commentando gli esiti dell’incontro dei delegati sindacali con Colussi svoltosi proprio nella stessa giornata,che nessuno degli impegni assunti dall’azienda si è realizzato.
Il piano industriale non si vede, la riconversione dei sughi ha rivelato molto prima di quello che ci si aspettava la sua vera natura di manovra diversiva e inconsistente, l’azienda sta preparando mobilità e tagli di produzione massicci fino alla prospettata chiusura dello stabilimento nell’autunno del 2015.
Tutto ciò conferma la nostra convinzione che Colussi non sia affidabile e che ogni disponibilità nei suoi confronti, come quella espressa dal sindaco di Imperia, sia del tutto infondata.
Per cui il comitato cittadino di SEL per parte sua invita il gruppo consigliare “Imperia Bene Comune” a ripresentare in Consiglio Comunale la mozione (bocciata ai primi di settembre) che esclude la concessione di ogni ulteriore vantaggio speculativo a Colussi e quindi conferma il vincolo industriale sullo stabilimento e il rifiuto della variante per il progetto approvato della Porta del Mare.
Crediamo che, lungi dall’essere irrealistica, tale mozione possa spingere Colussi a fare l’unica scelta positiva per Imperia, cioè vendere lo stabilimento a un imprenditore che voglia ancora produrre la pasta e riaprire il Mulino.
Ci auguriamo anche che i consiglieri della maggioranza che hanno votato contro la mozione riflettano su quel che è successo negli ultimi due mesi ed esprimano il proprio parere positivo”.