L’avvocato Mario Giribaldi, che rappresenta alcuni genitori del Liceo Vieusseux che si oppongono al trasferimento deciso dal Comune, replica con una nota a quanto dichiarato dal vicesindaco di Imperia Giuseppe Fossati.
Imperia: caso Liceo Classico, l’intervento dell’avvocato Mario Giribaldi
Giuseppe Fossati non nasconde il suo gusto retrò. Uomo tutto d’un pezzo, si duole dell’ignavia/irriconoscenza di chi si oppone al trasferimento di 6 classi del liceo nel vecchio “collegio” , rammentandoci, qualora non lo sapessimo, che al De Amicis hanno studiato Natta, Dulbecco ed altri ancora.
Quello che però sfugge al vicesindaco è che il De Amicis , come la monarchia, non esiste più, per cui qualcuno potrà anche auspicare il ritorno di casa Savoia, o del De Amicis, ma nessuno dei due eventi è possibile, per la semplice ragione che, appunto, entrambi non esistono più (per la verità i Savoia ancora esistono, ma la Costituzione repubblicana gli impedisce di regnare, e meno male).
Che poi il trasferimento non dell’inesistente Liceo “De Amicis”, ma dell’indirizzo classico del Liceo “Viesseux” comporti per i giovani interessati e per le loro famiglie un disastro sul piano educativo, pedagogico e sociale, è cosa che non sembra neppure sfiorarlo.
Per carità, ognuno ha le sue priorità, ed è lecito, si placet, anteporre gli antichi fasti alle esigenze dei viventi. Da chi è un amministratore della cosa pubblica ci si attende però un minimo di ascolto degli amministrati, in modo tale che le scelte amministrative siano utili per tutti, o quanto meno per la maggior parte dei cittadini.
Lasci dunque andare, signor Vicesindaco, Giolitti e Mussolini e cerchi piuttosto di tenere a mente (se non gli pare troppo estremista) la nota espressione di Winston Churchill: “La democrazia è il peggiore dei sistemi politici, fatta eccezione per le dittature“.