In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il consigliere comunale di minoranza del Partito Democratico di Imperia, Ivan Bracco, ha espresso alcune riflessioni sulle condizioni delle persone con disabilità e sulle mancanze della politica locale.
Attraverso un post su Facebook, Bracco ha denunciato le difficoltà che affliggono le famiglie e i pazienti, citando alcuni esempi come la “mancanza di infrastrutture adeguate e l’assenza di servizi essenziali, auspicando un cambio di rotta verso una politica più attenta e vicina alle persone”.
“Giornata della Disabilità, un fallimento della politica”: il duro sfogo del consigliere comunale Ivan Bracco
“Giornata delle disabilità, un fallimento della politica. Oggi 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. La disabilità è una condizione che può colpire chiunque, a qualsiasi età a prescindere delle condizioni sociali e di salute. Da quando svolgo il ruolo di consigliere comunale ho potuto toccare con mano cosa vuole dire vivere situazioni di disabilità che colpiscono i bimbi, le persone adulte gli anziani.
Ho visitato la casa di riposo, il centro Isah, le associazioni che si prodigano per aiutare le persone e le famiglie. Mi spiace constatare che noi amministratori siamo avulsi da un nostro protagonismo personale e pochissimo attenti alle persone che soffrono.
Mi scuso pubblicamente se non sono riuscito a dare risposte concrete alle famiglie coinvolte, pur impegnandomi ogni giorno. Vi faccio esempi pratici che possono apparire per i cittadini, questioni di poco conto, ma importantissime per i pazienti e le famiglie:
- Non si riesce ad ottenere una pensilina per proteggere i ragazzi con disabilità dalla pioggia e dal sole all’ ingresso del Centro Isah di piazzetta De Negri
- L’accesso alle spiagge è pressoché impossibile
- I servizi di assistenza a persone affette da patologie psichiatriche sono inesistenti
- Non si parla nelle istituzioni del dopo di noi
- L’accesso al lavoro Ecc ecc ecc
Vorrei una politica che veramente si occupasse delle persone e non solo atti per lavarsi la coscienza. Capisco, un cantiere è più affascinante di una disabilità“.