Si riaccende il confronto tra il Partito Democratico e l’amministrazione comunale di Imperia, guidata dal Sindaco Claudio Scajola. Il segretario del Circolo PD di Imperia, Paolo Berlanda, interviene con un nota stampa per rispondere alle affermazioni dei capigruppo di maggioranza.
Imperia: le opposizioni pronte a costruire un’alternativa coesa per il futuro di Imperia
Una volta sui vecchi tram di Milano al posto di guida era affisso un cartello su cui era scritta la frase “Non disturbare il manovratore”. Stessa cosa vogliono i politici di centro destra: non disturbateli, nemmeno quando si fanno i fatti loro o stravolgono le regole, non scritte o stampate in neretto, della democrazia.
Ma d’altra parte cosa puoi dire a un conducente che va dritto per la sua strada senza guardarti neppure in faccia.
I “pasdaran” del Sindaco pro-tempore tentano di dividere le opposizioni in cattivi e “meno cattivi”, con affermazioni al limite dell’adorazione mistica del capo. Ognuno ha, legittimamente, toni e accenti diversi in aula e in città.
Ma si rassegnino, il PD ha un solo obiettivo: rappresentare il centro di una coalizione ampia e coesa per cambiare la Storia di questa città e dell’intera Provincia.
Le elezioni regionali hanno dimostrato come Imperia sia pienamente contendibile. Non solo il PD è il primo partito in città ma un suo candidato è risultato il più votato in assoluto.
Un dato che né l’inveire del primo cittadino né gli sguaiati attacchi dei suoi sottoposti possono cambiare.
Da Imperia a Genova la costante degli “uomini del fare” è urlare, ridurre gli spazi democratici nelle aule consiliari e sul territorio, usare le istituzioni per fare propaganda in assenza di risultati.
Il “modello Liguria” per Bucci è stabilire chi abbia titolo o meno, bontà sua, di sedere in consiglio regionale, per il nostro primo cittadino è quello proposto dall’ex presidente patteggiatore Giovanni Toti.
Al posto del libro dell’ex presidente – dimissionario e prossimo ad essere dichiarato ineleggibile – “Confesso, ho governato” (!!!), consigliamo al Sindaco di presentare una bella serie di racconti – rigorosamente liguri – di Bruno Morchio, “Bacci Pagano cerca giustizia”.
Nella terra che presenta una delle maggiori incidenze di reati a livello nazionale sarebbe stato assai più appropriato.
Come si è governato negli ultimi 9 anni lo abbiamo vissuto, ahimè, sulla nostra pelle mentre la giustizia talvolta si è fermata a 2 passi dal traguardo, per un motivo o per un altro.
Cambiano i volti ma i problemi rimangono“.