La vita di Alfred Nobel, tra pubblico e privato, è al centro del docufilm “Nobel un premio esplosivo“, diretto da Luigi Cantore e presentato questa mattina a Sanremo nella villa in cui l’inventore della dinamite e fondatore dell’omonimo premio ha trascorso gli ultimi anni di vita.
Il film verrà proiettato in forma privata martedì 10 dicembre, in occasione dell’anniversario della morte dell’industriale svedese e della consegna dei premi omonimi. Il pubblico potrà invece assistervi il giorno successivo, mercoledì 11 dicembre, al teatro Ariston alle 16 e 30 con ingresso gratuito.
Alla conferenza di presentazione hanno partecipato il Sindaco di Sanremo Alessandro Mager, il regista Luigi Cantore, Walter Vacchino (proprietario del teatro Ariston), Roberto Pecchinino ed Enrico Oliva (rispettivamente presidente e direttore dell’Alfred Nobel International Association).
Tra Val di Susa e Sanremo la storia di Nobel e della sua fabbrica
Il film, ambientato tra Avigliana (TO) e Sanremo, segue la storia del “Dinamitificio Nobel“, fabbrica fondata dall’imprenditore svedese nel 1872 (in cui lavorò successivamente anche Primo Levi) e in parallelo le vicende personali e sentimentali di Nobel, dagli amori contrastati per Bertha von Suttner e Sofie Hesse ai tormenti interiori dovuti alla sua invenzione, che lo hanno portato a istituire il premio che ancora oggi porta il suo nome.
Nella sceneggiatura di Elisa Bevilacqua la figura di Alfred Nobel viene esplorata nei suoi aspetti più contraddittori, dipingendone la personalità geniale e sognatrice, ma anche le sue fragilità, arricchendo la narrazione con la ricostruzione degli episodi più significativi della sua vita, comprese le accuse di spionaggio che gli erano state mosse in Francia.
Parallelamente alla storia di Nobel viene approfondita quella del Dinamitificio da lui fondato, raccontando uno spaccato di storia che ha segnato intere generazioni della Val di Susa.
A parti di natura documentaria, accompagnate dalla narrazione dell’attore Massimo Chianello, si alternano ricostruzioni di finzione con l’interpretazione di Marco Macchi, Claudia Penoni, Mario Brusi, altri attori e persino alcune scene animate.
Nonostante si tratti di un’opera realizzata a basso costo, la produzione, curata dal Valsusafilmfest, ha coinvolto circa 150 persone tra tecnici, attori e comparse.
Enrico Oliva: “Docufilm frutto di relazioni intessute negli ultimi dieci anni”
“Auspichiamo che partecipino molti studenti con i loro insegnanti perché l’opera realizzata traccia e definisce bene la figura di Alfred Nobel, che ha trascorso a Sanremo gli ultimi anni della sua vita e l’impatto che ha avuto nella fine del XIX secolo” queste le parole di Enrico Oliva.
“Questo docufilm – continua Oliva – è il frutto delle relazioni che l’associazione ha intessuto negli ultimi dieci anni con tutti gli interlocutori che sono connessi alla figura di Alfred Nobel e quindi siamo molto lieti di poter presentare il frutto e l’opera realizzata alla popolazione della provincia di Imperia.
Noi abbiamo supportato la produzione, sponsorizzata dalla Valsusa Film Festival, nel realizzare le riprese a Sanremo, quindi abbiamo attivato una rete di hotel particolarmente sensibili, che ringrazio
per il supporto dato, che hanno donato le camere alla troupe che si è recata a Sanremo, in particolare l’hotel Marinella, l’hotel Bobby e l’hotel Villa Sylva, che ci hanno aiutato facendo diventare realtà un’idea progettuale che nasce oltre quattro anni fa“.