Sono 17 gli imputati a processo nel Tribunale di Imperia per presunte irregolarità inerenti richieste di reddito di cittadinanza risalenti al 2020 .
Il procedimento nasce da un’inchiesta della Guardia di Finanza e le accuse mosse dalla Procura si concentrano su presunte omissioni durante le dichiarazioni patrimoniali al momento della richiesta del reddito di cittadinanza. Secondo l’accusa infatti gli imputati avrebbero dichiarato reddito pari a zero o quasi, omettendo però di includere ricavi provenienti da vincite di gioco d’azzardo online.
Ricavi, in alcuni casi, non irrisori visto che, secondo le indagini delle Fiamme Gialle, hanno portato a vincite per oltre 170 mila euro.
L’indagine della Guardia di Finanza
Le domande incriminate sarebbero state presentate tra maggio e settembre del 2020, basandosi sulle dichiarazioni dei redditi dei tre anni precedenti. Gli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza hanno però contestato la mancata trasparenza delle informazioni fornite, individuando i ricavi non dichiarati principalmente nelle vincite da gioco online. Somme che, se incluse nelle dichiarazioni, avrebbero fatto superare le soglie previste per l’accesso al reddito di cittadinanza.
Il rinvio a gennaio 2025
Durante l’udienza del 4 dicembre 2024 si è proceduto con la richiesta di patteggiamento da parte di alcuni imputati, la discussione di 7 procedimenti con rito abbreviato e altri imputati hanno invece scelto il rito ordinario, dichiarandosi innocenti e chiedendo l’assoluzione. Per alcuni di essi la tesi difensiva si fonda sull’assenza di dolo specifico, poiché le domande vennero inoltrate da patronati, senza la firma .
Il procedimento è stato dunque rinviato al prossimo 22 gennaio 2025, data in cui saranno discusse le sentenze relative ai riti abbreviati, ai patteggiamenti e ai rinvii a giudizio.
Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Luca Ritzu, Sara Bogni, Andrea Artioli, Luca Brazzit, Fabrizio Cravero, Marco Di Domenico, Francesco Panetta, Salvatore Sciortino.