Grande entusiasmo questo pomeriggio in Comune a Imperia per l’inaugurazione del tradizionale Presepe cittadino.
La cerimonia ha attirato numerose famiglie e tanti bambini, che hanno riempito la sala con sorrisi e curiosità
Il Presepe di quest’anno, realizzato con grande maestria dalle sorelle Sarandria di Costa D’Oneglia, rappresenta la “Natività” del pittore Pietro Perugino. Accanto, un maestoso albero di Natale, decorato con pacchi regalo speciali: ogni dono porta il nome di uno degli 11 comuni che, unendosi, hanno dato vita alla città di Imperia.
A rendere l’evento ancora più magico, l’arrivo di Babbo Natale in persona, che ha accolto i piccoli presenti con saluti calorosi e momenti di gioia, regalando loro un’esperienza indimenticabile. Al termine, panettone, pandoro, dolci e cioccolata calda per tutti.
Claudio Scajola inaugura il presepe a palazzo civico
“Ormai è una tradizione, è il sesto anno da quando mi sono insediato da sindaco nel 2018, che abbiamo voluto sempre di più far cogliere il significato del Natale e quindi anche nel Palazzo Civico, ogni anno con un con un diverso volontario, con diversi volontari che lo preparano e incrementare anche i presepi nel resto della città.
Quest’anno con questo depliant che stiamo distribuendo ce ne sono ben 30 in città di Imperia, quindi è giusto che il Comune faccia conoscere a tutti i cittadini e i turisti questa tradizione bella.
Nel caso del Palazzo Civico è un modo di far festa per le famiglie, con i bambini, con i nonni. Questo direi che è stato apprezzato. E poi su, fatta l’apertura del presepio, la foto con Babbo Natale, i palloncini, la cioccolata calda col panettone e col pandoro. Un modo per dare un sorriso a tutti quanti i nostri concittadini e soprattutto alle famiglie che hanno bisogno di sentirsi vicine l’una con l’altra”.
Rosangela e Antonella sorelle Sarandria di Costa D’Oneglia
“È stato un grande onore, un grande piacere poter rappresentare il presepe per i cittadini di Imperia. Avevamo quest’idea di fare un presepe rinascimentale, abbiamo fatto una piccola ricerca, sono uscite fuori le natività del Perugino perché ne ha fatto molte, un po’ tutte uguali, un po’ tutte diverse e ne abbiamo scelto una, secondo me una delle più belle perché è apparentemente semplice, ricca di tanto significato.
Non molto, diciamo che il tempo maggiore ci è voluto per la costruzione della casa perché ce la siamo fatta tutta noi e quindi noi non siamo falegnami, non siamo niente e quindi ci ha dato un po’ da lavorare però mi sembra che il risultato sia ottimo.
Poi per allestire tutto quanto ci avremmo messo una decina di giorni, non di più. Usiamo il muschio
vero, usiamo alberi veri e quindi solo materiale vero. Terriccio, grotto, ma tutta roba vera”.
A cura di Alessandro Moschi