11 Gennaio 2025 12:56

Imperia: stretta del Viminale sugli affitti brevi. Per Prato (Confedilizia), “ulteriore aggravio sui proprietari degli immobili”

In breve: In provincia di Imperia ci sono 7.590 case-vacanza con oltre 34 mila posti letto

Per Paolo Prato, Presidente regionale e provinciale di Confedilizia, la stretta del Viminale sulle keybox e pulsantiere e l’introduzione del self check-in, riferita agli affitti brevi per case-vacanza, “comporta un ulteriore aggravio sui proprietari degli immobili”.

In provincia di Imperia ci sono 7.590 case-vacanza con oltre 34 mila posti letto

Spiega Prato: “In tutto il territorio ligure il fenomeno degli affitti brevi è in continua crescita e coloro che acquistano un immobile per investimento si rivolgono sempre di più a questo segmento di mercato.

Gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico (AAUT) in Provincia di Imperia sono 7.590 e i posti letto 34.049. In Liguria in totale gli AAUT sono 38.062 per un numero complessivo di 163 mila posti letto. Ormai da tempo diverse categorie chiedono di limitare o vietare gli affitti brevi. Altri ancora chiedono regolamentare il fenomeno perché fuori controllo.

Gli affitti brevi sarebbero la causa principale del rincaro degli affitti abitativi e dell’emergenza casa, causa di concorrenza sleale nei confronti degli albergatori, dello spopolamento dei centri storici ed in generale dell’overturism. Quanto al dibattito sulla circolare del Viminale sul self check-in il problema è superabile dal ministero dell’Interno, che deve solo adeguare la sua circolare alla tecnologia moderna che è già in uso, ad esempio con app per smartphone.

Secondo Paolo Prato, “per rilanciare l’affitto a lungo termine occorrono incentivi e garanzie, non limitazioni e sanzioni”

L’eccesso di regolamentazione e l’applicazione di circolari interpretative in senso restrittivo vuol dire colpire e limitare gli affitti brevi e con essa la libertà di scelta dei turisti consumatori. Inoltre le proposte di alcuni aumentare l’IMU per gli immobili sfitti o la tassa di soggiorno solo per gli affitti brevi sono incommentabili. Le principali azioni da svolgere per migliorare la situazione abitativa in Italia sono il recupero degli oltre centomila appartamenti di edilizia residenziale pubblica non disponibili e il rafforzamento della locazione privata mediante misure di incentivazione fiscale, come l’azzeramento,
dell’Imu
per le abitazioni locate a canone concordato e garantendo una maggiore tutela dei proprietari in fase di rilascio degli immobili, ad esempio affidando le esecuzioni anche a soggetti diversi dagli ufficiali giudiziari.

Per rilanciare l’affitto occorrono incentivi e garanzie, non limitazioni e sanzioni. Quanto al mercato turistico, c’è posto per tutti, il comparto alberghiero cresce e non viene schiacciato da quello extra-alberghiero. Anche i tipi di clientela sono differenti. In questo caso, infatti, come si è visto, a vincere è l’economia nel suo complesso”.

Conclude Paolo Prato: “Il futuro del turismo non può essere limitare la libertà di proprietari e la scelta dei turisti consumatori e impoverire in generale tutto l’indotto economico del comparto turistico”.

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