Era finito con 14 condanne e 17 assoluzioni il processo per l’occupazione degli scogli e della pineta dei Balzi Rossi avvenuta nell’ottobre del 2015 a Ventimiglia da parte del gruppo No Borders. Tuttavia, come era già stato ventilato dagli avvocati dopo la sentenza di primo grado, il procedimento prosegue in appello. E l’udienza è stata fissato per il 5 febbraio 2025.
La richiesta di appello dopo la condanna di 14 No Borders
I fatti risalgono all’autunno del 2015, quando, in un clima di alta tensione, il movimento No Borders aveva sostenuto un accampamento di migranti a ridosso del confine italo-francese. L’intervento delle forze dell’ordine portò allo sgombero dell’area e alla denuncia di 31 attivisti, accusati di occupazione abusiva e, per alcuni, di violenza privata contro un giornalista locale.
In primo grado, le condanne variavano da 1 mese e 15 giorni a 3 mesi di reclusione, mentre 17 imputati erano stati assolti “per non aver commesso il fatto”. Gli avvocati degli imputati, tra cui Gianluca Vitale ed Ersilia Ferrante, avevano da subito annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, criticando un processo che, a loro dire, avrebbe criminalizzato la solidarietà verso i migranti.