La Procura della Repubblica di Imperia chiama in causa i Ris di Parma nell’ambito dell’inchiesta che vede iscritti nel registro degli indagati un agente della Polizia Municipale un imprenditore per una presunta violenza sessuale ai danni di una 45enne di Imperia.
Nel dettaglio, ai Ris di Parma è stata affidata l’analisi degli indumenti della 45enne, in particolare dei pantaloni consegnati ai Carabinieri al momento della denuncia. L’obiettivo della Procura è verificare se vi siano o meno tracce biologiche dei due indagati sui vestiti della vittima. Un’analisi tutt’altro che facile visto che i pantaloni sono stati consegnati dalla donna ai Carabinieri due mesi dopo la presunta violenza sessuale.
Nel frattempo il PM Marrali sta proseguendo nella lunga serie di interrogatori del soggetti informati sui fatti per cercare di far luce su una vicenda dai contorni ancora molto oscuri.
LA VICENDA
L’inchiesta vede coinvolti due uomini, un imprenditore imperiese e un agente delle forze dell’ordine locali di un comune del comprensorio imperiese, entrambi accusati di una presunta violenza sessuale ai danni di una donna di 45 anni di Imperia.
La donna, ad inizio agosto, a quanto pare si sarebbe recata dai Carabinieri di Imperia con nella borsa dei capi di abbigliamento, gli stessi che aveva addosso la notte della violenza. Alle forze dell’ordine ha raccontato che, dopo qualche bicchiere di troppo, si sarebbe risvegliata dolorante e svestita a casa di un amico dove si era recata con un altro uomo.
Il racconto della donna ha fatto partire immediatamente le indagini da parte della Procura, comprese le perquisizioni a casa dei due uomini. Nei prossimi giorni è previsto l’incidente probatorio sugli indumenti della donna.
