“Pare che il sindaco Scajola creda di più all’esistenza di Babbo Natale che alla presenza della Mafia nel nostro territorio – Interviene così, in una nota stampa, il consigliere di minoranza Lucio Sardi, per esprimere alcune considerazioni sugli ultimi avvenimenti politici avvenuti in città.
Nel comunicato, il consigliere Sardi risponde alle affermazioni dei capigruppo di maggioranza e interviene in merito alle dichiarazioni del sindaco Claudio Scajola, rilasciate durante la presentazione del libro di Giovanni Toti, a Imperia.
Politica: le considerazioni del consigliere Lucio Sardi (AVS)
“Che il clima dei rapporti tra la maggioranza che sostiene Scajola e le opposizioni non sia condizionato in positivo dall’avvicinarsi del Natale è risultato piuttosto evidente dallo stile e dal tenore degli interventi dei consiglieri di maggioranza nell’ultimo consiglio.
A confermare che questo clima anomalo, rispetto a una normale dialettica e confronto tra forze naturalmente differenti e distanti politicamente, non sia solo dettato dalle diverse visioni sulle pratiche discusse in consiglio comunale, ci hanno pensato i capigruppo di maggioranza in una conferenza stampa successiva al consiglio.
In quell’occasione i capigruppo che sostengono Scajola hanno denunciato come uno scandalo l’eccessiva “animosità” e intraprendenza delle minoranze consiliari e annunciato la loro intenzione di non volerci più offrire d’ora in avanti “concessioni democratiche“, come se i diritti e gli spazi di espressione delle opposizioni fossero nella disponibilità della maggioranza. Un avvertimento per nulla velato ma destinato a cadere nel nulla e nel ridicolo per vari motivi.
Il primo è ovviamente il fatto che le opposizioni in consiglio non sono certo disposte a farsi intimidire da una maggioranza che, al contrario di quanto afferma, non ha mai concesso nulla alle opposizioni. I consiglieri di opposizione agiscono infatti nei limiti dei diritti consentiti dalla legge, dallo statuto comunale e dal regolamento del consiglio, regolamento su cui la maggioranza ha da tempo la tentazione di intervenire come ha fatto con le nuove regole sull’abbigliamento.
Altro elemento che rende paradossale e poco credibile il minaccioso invito della maggioranza, è che viene motivato da una presunta aggressività delle opposizioni che risulta invece essere una costante che Scajola ed i suoi sostenitori abbinano all’utilizzo del potere dei numeri e dietro le quali si barricano per coprire le loro difficoltà a confrontarsi sul merito nel dibattito in consiglio.
Se, come ha lasciato intendere nelle dichiarazioni dei capigruppo, la maggioranza metterà in atto azioni ostruzionistiche o inibitorie dei diritti delle minoranze, l’anomalia del modello Imperia, che vede un abnorme concentrazione di ruoli e potere su una sola persona (fenomeno che Pannella definiva la “peste italiana”), si arricchirà di una ulteriore distorsione per avvicinarla al regime del “faraone” a cui l’egittologo Scajola sembra ambire.
Restando nel campo delle tradizioni culturali occidentali il sindaco ha dato il segnale più chiaro che l’avvicinarsi del natale non corrisponderà a un clima di maggiore rispetto e concordia.
In occasione della presentazione del presepe allestito nel municipio, rivolgendosi ai bambini delle scuole invitati per l’occasione, ha loro spiegato che in città “la maggioranza sono belle persone col sorriso che vogliono stare assieme” (e sono quelle che fanno i presepi) “e poi ce ne sono poche che non sono belle persone, che si sentono di più ma sono di meno“.
Una lezione di diseducazione civica in salsa natalizia per dare sfogo, di fronte a dei poveri bambini, alla sua ossessione permanente del dividere i buoni (lui e i suoi) dai cattivi minoritari e rumorosi, da cui è bene spiegare anche agli infanti (forse per preservarli dal rischio di finire nella pentola dei comunisti di cui parla Volpe) di tenersi alla larga.
Una scena degna del film “Babbo bastardo”, una commedia americana del 2003 presentata fuori concorso a Cannes, in cui i protagonisti assumono il ruolo di babbo natale ed elfo che intrattengono i bambini nei centri commerciali, per poi approfittarne per compiere malefatte, da cui fortunatamente sapranno riscattarsi.
Speriamo tutti che anche nella realtà imperiese si arrivi a un inaspettato lieto fine, anche se razionalmente viene da pensare che certe cose succedono solo nei film.
P.S.: a giudicare dalle ultime esternazioni di Scajola a chi gli chiedeva un commento su quanto dichiarato da autorevoli magistrati sul fenomeno delle infiltrazioni criminali mafiose nel ponente ligure e sulla difficoltà a raccogliere segnalazioni e denunce su questi fenomeni, pare che lui creda di più all’esistenza di Babbo Natale che alla presenza della Mafia nel nostro territorio”