18 Gennaio 2025 07:45

Nuovo ospedale a Taggia: approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali, oltre 15.2 milioni di euro per gli espropri

In breve: La stima complessiva per gli espropri ammonta a circa 15,2 milioni di euro (15.184.501,32 euro), comprendendo terreni privati e pubblici, oltre a fabbricati residenziali, commerciali e rurali

L’Asl1 Imperiese ha approvato il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP) per il nuovo ospedale del Ponente ligure, destinato a sostituire i presidi ospedalieri di Imperia e Sanremo con una struttura unica, moderna e baricentrica. Situato a Taggia, il nuovo ospedale sarà un punto di riferimento strategico per il territorio.

Il DocFAP ha analizzato tre scenari principali per la costruzione dell’ospedale

Tra questi, lo scenario 2.3, che prevede una struttura modulare con tre blocchi di degenza collegati da un corridoio centrale, è stato giudicato il più efficiente e sostenibile. Questo modello si distingue per un costo stimato di 371 milioni di euro, inferiore rispetto agli altri scenari (378 e 381 milioni), e tempi di realizzazione ridotti (39 mesi contro i 42-43 degli altri scenari). L’organizzazione dei flussi e la disposizione delle aree critiche assicurano percorsi ottimizzati e tempi di accesso inferiori a cinque minuti, migliorando l’efficienza operativa.

L’ospedale sorgerà su un’area di circa 130.000 mq a nord della stazione ferroviaria di Taggia, selezionata per la sua vicinanza a infrastrutture cruciali come l’Aurelia bis e l’autostrada A10. La progettazione include criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con un’elisuperficie integrata per le emergenze, riducendo i tempi di trasferimento per le patologie tempo-dipendenti.

La stima complessiva per gli espropri ammonta a circa 15,2 milioni di euro (15.184.501,32 euro), comprendendo terreni privati e pubblici, oltre a fabbricati residenziali, commerciali e rurali. La superficie totale dei terreni da espropriare è di circa 134.908 mq, tra terreni privati (122.315 mq) e terreni demaniali e comunali (12.593mq).

Gli importi includono incrementi per cessioni bonarie, spese tecniche e un fondo per imprevisti. L’intervento è stato reso possibile grazie alle varianti urbanistiche approvate nel 2024 dal Comune di Taggia e dalla Regione Liguria, completando un iter iniziato oltre dieci anni fa.

Nella Delibera di Asl1 vengono spiegate anche quali sarebbero le principali vulnerabilità degli ospedali di Imperia e Sanremo:

  • Vetustà: entrambi gli ospedali sono stati costruiti diversi decenni fa, presentando un‘etàmedia di oltre 72 anni. Questa vetustà si traduce in una morfologia inadeguata rispetto agli standard ospedalieri moderni, rendendo difficile l’inserimento di impianti tecnologici e la riorga- nizzazione degli spazi; 

  • Difficoltà logistiche: gli ospedali presentano percorsi complessi e poco efficienti per pazienti, visitatori e personale, con carenza di percorsi veicolari, pedonali, ed interni, sia oriz-zontali, sia verticali, dedicati. L’accesso dall’esterno è reso difficoltoso dalla loro ubicazione collinare, con scarsità di parcheggi e conseguente congestione del traffico; 

  • Mancanza di un eliporto: nessuno dei due ospedali dispone di una piazzola attrezzata per l’atterraggio degli elicotteri, compromettendo il trasferimento rapido dei pazienti in situazioni di emergenza; 

  • Sicurezza strutturale: i due plessi risultano avere criticità strutturali sotto l’azione sismica tanto da diventare non agibili anche per sismi modesti. Questa peculiarità li rende particolarmente vulnerabili e inadatti a garantire la continuità dei servizi sanitari e ospedalieri in quanto le tecniche che si possono usare per l’adeguamento sono di tipo tradizionale e determinerebbero la messa fuori funzione di parte delle strutture con deperimento dell’offerta ospedaliera e sanitaria. Qualora anche, nel prossimo futuro, dovessero esser individuate nuove tecniche di rinforzo anche se adeguate resterebbero con una morfologia inadatta alle funzioni.

Nonostante il Ministero della Salute abbia stanziato 47 milioni di euro per attrezzature e arredi, rimangono da individuare 11 milioni per completare il finanziamento. Inoltre, è previsto un investimento di 12 milioni per una nuova sede direzionale che sostituirà Villa Spinola a Bussana, i cui costi sono ancora scoperti.

Con l’approvazione del DocFAP, l’Asl1 procederà alla redazione del Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), subordinato alla conferma definitiva dei finanziamenti INAIL. Le strutture esistenti rimarranno operative fino alla realizzazione del nuovo ospedale.

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