19 Dicembre 2024 15:00

19 Dicembre 2024 15:00

Imperia: l’affitto del Cavour per lo spettacolo è un lusso. L’appello di scuole di danza e associazioni

In breve: Il Presidente dello CSEN è alla ricerca di un accordo: “Confermata disponibilità dell'amministrazione ad una valutazione più approfondita del problema”

Dopo un’attesa durata dieci anni, il Teatro Cavour di Imperia è finalmente tornato a disposizione della cittadinanza con la gestione affidata al Teatro Pubblico Ligure di Genova e un cartellone teatrale ricco: un mix di eventi artistici, culturali e musicali che fanno ben sperare e rianimano il fervore cittadino. 

Tuttavia, per molte scuole di danza, scuole di teatro e associazioni benefiche del territorio, l’entusiasmo per la riapertura si è scontrato con un’amara realtà: i costi di affitto del Teatro che, in diversi casi, sono percepiti come proibitivi.

Quanto costa affittare il Teatro Cavour?

Il costo di affitto del Teatro Cavour di Imperia è messo nero su bianco in un documento pubblico con il logo del Teatro Pubblico Ligure e si trova con pochi click proprio sul sito ufficiale.

 Alla voce “Affitti” si può scaricare infatti un pdf che dettaglia i costi, facendo la differenza tra i prezzi per le associazioni a scopo di lucro e non. Lo trovate cliccando qui.

Nel caso di un’associazione senza scopo di lucro, ad esempio, affittare il teatro per una serata (che deve terminare alle 23:30 con l’uscita dell’ultimo tecnico altrimenti ci sono delle penali da pagare) costa 2.400 euro (IVA inclusa). 

A questa cifra si sommano ulteriori spese per l’assicurazione (rimborsabile), la presenza obbligatoria dei Vigili del Fuoco, che nel documento non è inclusa, e eventuali servizi tecnici extra o straordinari perché il teatro mette a disposizione un tecnico solo per l’assistenza. Anche l’affitto  per le prove è a parte, con un costo base di 1.300 euro al giorno che però scende se le prove sono in concomitanza dello spettacolo. 

Facendo quindi una breve analisi, ipotizzando di essere una scuola di danza che vuole affittare il teatro per il saggio di fine anno, questi sono i prezzi (senza il service, senza le prove e senza sforare di orario):

  • Costo base affitto per un giorno: 2.400 euro (IVA inclusa).
  • Costi aggiuntivi obbligatori: cauzione: 1.500 euro (rimborsabile dopo l’evento, previa verifica) + VVFF (Vigili del Fuoco): circa 300 euro in base all’orario, da pagare direttamente.
  • Eventuale sforamento dell’orario oltre le 7 ore: con pubblico: 200 euro per ogni ora o frazione, senza pubblico 60 euro per ogni ora o frazione.
  • Materiale o personale tecnico aggiuntivo: preventivo su richiesta, se necessario.

Il dispiacere delle scuole di danza, teatro e delle associazioni benefiche di Imperia

A fare questi conti “della serva” per così dire, non siamo stati solo noi, ma anche tante realtà del territorio, associazioni sportive o scuole di danza che, ai nostri microfoni, hanno espresso un grande dispiacere

Questi costi rendono difficile, se non impossibile, tornare a esibirsi nel teatro della propria città. Questo è il pensiero unanime di realtà come la New Movanimart, la Onlus Sorridi con Pietro, la compagnia teatrale BaciaIlRospo e Piccoli Passi, la Imperia Ballet School, la scuola Danza Teatro

Alcuni riferiscono di essersi già rivolti altrove, optando per spazi fuori Imperia o altre sedi meno onerose, nonostante i sacrifici logistici e organizzativi che questa scelta comporta. Ma non solo: esibirsi sul palco del teatro della propria città, dopo tanti anni di assenza, sarebbe una grande emozione che molti sperano ancora di poter realizzare.

Giuliano Ferrari, CSEN: “Confermata la volontà di valutare il problema per le associazioni”

Già, perché forse c’è una luce in fondo al tunnel che, da mera chimera – se ci perdonate la rima – potrebbe diventare realtà. Il Presidente dello CSEN, Giuliano Ferrari ha infatti dichiarato di essere alla ricerca di un accordo: “Siamo in una fase interlocutoria – ha dichiarato – Nella speranza di ottenere un prezzo calmierato. Inoltre mi è stata confermata una disponibilità dell’amministrazione comunale ad una valutazione più approfondita del problema a favore delle associazioni”. 

E allora non ci resta che sperare che arrivi un accordo e che scivoli giù dal camino come un regalo di Babbo Natale.

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