24 Gennaio 2025 20:35

Imperia: in 14 a processo per irregolarità con il reddito di cittadinanza. Pm chiede l’assoluzione in base a sentenza della Corte Europea

In breve: Secondo la Corte di Giustizia Europea il vincolo dei 10 anni di residenza in Italia per ottenere il Rdc è illegittimo

Non è la prima volta che il tema del famigerato “reddito di cittadinanza” diventa un caso giudiziario. Da chi giocava d’azzardo e otteneva lo stesso i contributi statali, passando per chi invece è stato accusato di presunte irregolarità nella richiesta.

Secondo la Corte di Giustizia Europea il vincolo dei 10 anni di residenza in Italia per ottenere il Rdc è illegittimo

Nei giorni scorsi, ad esempio al Tribunale di Imperia sono stati 14 gli imputati finiti a processo con l’accusa di aver percepito e richiesto il reddito di cittadinanza senza aver rispettato il requisito dei 10 anni di residenza continuativa in Italia, obbligatorio secondo la normativa nazionale per accedere al sussidio.

Tuttavia, in questo caso, c’è stata una vera e propria svolta: la richiesta del pubblico ministero di assoluzione o non luogo a procedere per quasi tutti gli imputati, motivata da nuove evidenze e una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Le motivazioni della richiesta di proscioglimento

Le richieste di proscioglimento si basano su due ragioni principali, differenziate a seconda delle posizioni degli imputati:

  1. Presenza sul territorio da oltre 10 anni: per alcuni imputati è stato dimostrato che vivevano stabilmente in Italia da più di 10 anni, requisito fondamentale per accedere al Reddito di Cittadinanza secondo la normativa nazionale. Questo elemento ha fatto decadere le accuse, evidenziando l’insussistenza del fatto.
  2. Sentenza della Corte di Giustizia Europea: per altri imputati, con una residenza in Italia inferiore a 10 anni ma superiore a 5, il proscioglimento è stato richiesto sulla base di una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea. La sentenza ha stabilito che il requisito dei 10 anni di residenza richiesto dalla normativa italiana è illegittimo, in quanto contrario alle disposizioni dell’Unione Europea. Secondo il diritto comunitario, infatti, 5 anni di soggiorno legale sono sufficienti per accedere a benefici analoghi a quelli dei cittadini italiani.

Le altre posizioni

Per due imputati è stato richiesto il rinvio a giudizio, uno ha optato per la richiesta di patteggiamento, mentre un quarto è risultato irreperibile.

La prossima udienza: decisione attesa il 14 maggio

A fronte di queste richieste la parola finale, ovviamente, resta al Giudice che si esprimerà definitivamente davanti al collegio difensivo composto, tra gli altri, dagli avvocati Eric Pino, Erminio Annoni, Vera Nesci, Antonella Micali, Giovanni Di Meo, il 14 maggio.

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