17 Dicembre 2024 10:38

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17 Dicembre 2024 10:38

Imperia: tre 20enni piemontesi a giudizio. Avevano trasformato la vacanza in Riviera in un raid di furti

In breve: Per due giovani chiesta la messa alla prova e per un terzo si va verso il giudizio abbreviato

Sono tre giovani di circa 20 anni e provenienti dal Piemonte i protagonisti di una serie di furti in abitazioni private e in esercizi commerciali avvenuti nell’estate del 2023 durante una vacanza nella Riviera dei Fiori e oggi accusati di furto aggravato in concorso.

Per due giovani chiesta la messa alla prova e per un terzo si va verso il giudizio abbreviato

Dalle indagini è emerso che i ragazzi avrebbero agito principalmente con l’intento di sottrarre beni di scarso valore economico, come il fondo cassa di alcuni locali commerciali e oggetti facilmente rivendibili, tra cui un monopattino, probabilmente per “ripagarsi la vacanza” o sostenere alcuni vizi.

Le prove e le dinamiche dei furti

Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno portato alla luce prove ritenute “schiaccianti” come le immagini degli impianti di videosorveglianza cittadini e dell’albergo in cui i ragazzi hanno soggiornato che mostrano i movimenti degli imputati per le vie della città e, in alcuni casi, nei pressi degli esercizi commerciali e delle abitazioni interessate dai furti.

La posizione degli imputati e il rinvio

Per due dei giovani imputati, fra l’altro fratelli, è stata richiesta la messa alla prova, una misura alternativa che prevede un programma di reinserimento sociale, volto a evitare una condanna definitiva. Gli avvocati della difesa Alessandro Ramò e Franco Roberto, hanno sottolineato l’importanza della messa alla prova, vista la gravità del reato contestato: furto aggravato, un reato considerato “ostativo” e che, in caso di condanna, precluderebbe l’accesso a misure alternative alla detenzione.

Diversa la scelta del terzo coimputato che ha optato per il giudizio abbreviato condizionato a una perizia antropometrica affidata a un esperto forense per verificare se la persona ripresa in alcuni dei video incriminati sia effettivamente l’imputato.

Il procedimento odierno è stato rinviato in quanto l’UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) non aveva ancora depositato il programma di messa alla prova per i due fratelli.

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