La provincia di Imperia recupera due posizioni rispetto al 2023 nell’annuale indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, passando dall’81° al 79° posto, rimanendo però l’ultima classificata tra le province del Nord. In testa alla classifica generale si piazza per la prima volta Bergamo, seguita da Trento e Bolzano. Reggio Calabria fanalino di coda.
La provincia di Imperia ancora una volta ultima del Nord e ultima della Liguria
Per quanto riguarda la Liguria al primo posto troviamo La Spezia in 52ma posizione, seguita a ruota da Genova 54ma e più staccata Savona al 69° posto.
Tra le province del Sud l’unica a posizionarsi nella metà più alta della classifica è Macerata al 25° posto, con un incremento di ben 12 posizioni. Staccata di 40 posizioni la seconda provincia del sud, Bari, in 65° posizione.
L’indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 ore prende in esame indicatori certificati da fonti ufficiali
L’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore come ogni anno prende in esame 90 indicatori, suddivisi in sei categorie tematiche (ognuna composta da 15 indicatori) con l’obiettivo di misurare molti aspetti del benessere.
Gli indicatori sono tutti certificati, forniti da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca (come il Ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia).
L’indagine, pubblicata solitamente alla fine dell’anno corrente, prende in esame i dati relativi ai 12 mesi precedenti.
Qualità della vita 2024, ecco nel dettaglio i risultati di Imperia:
- Ricchezza e consumi: 77° posto (+1 rispetto al 2023)
- Affari e lavoro 40° (+37)
- Giustizia e sicurezza 92° (+8)
- Demografia e società 91° (-22)
- Ambiente e servizi 74° (+4)
- Cultura e tempo libero 43° (-20)
Gli indicatori più preoccupanti
Il dato peggiore riguarda l’indicatore Giustizia e sicurezza che pone la Provincia di Imperia al 92° posto su 107, sebbene il dato mostri un incoraggiante miglioramento di 8 posizioni rispetto all’anno passato. I sottoindicatori peggiori risultano essere Reati legati agli stupefacenti (spaccio, produzione, ecc. – 103°) e Indice di criminalità – totale dei delitti denunciati (100°), ma preoccupano molto anche Truffe e frodi informatiche (99°), Mortalità stradale in ambito extraurbano (96°) e Rapine in pubblica via (91°).
Migliore di un solo punto, ma in picchiata di 22 posizioni è invece l’indicatore Demografia e società che totalizza il secondo peggior risultato con il 91° posto. A pesare maggiormente troviamo Quoziente di mortalità (105°) e Indice della solitudine (104°), bene invece Immigrati regolari residenti (13°), Saldo migratorio totale (13°) e Età media al parto (11°).
Un altro segnale preoccupante sembra arrivare da Cultura e tempo libero che, nonostante sia il secondo indicatore migliore della classifica al 43° posto, perde ben 20 posizioni rispetto al 2023. Come sempre pesa molto positivamente l’Indice del clima (2°), anche se lo scettro di Provincia con il miglior clima d’Italia è passato a Bari. Molto male invece Copertura alla rete Gigabit (98°) e Spettatori – ingressi agli spettacoli (94°). Non sono incoraggianti nemmeno Palestre, piscine, centri per il benessere e stabilimenti termali (85°), Spesa dei Comuni per la cultura (82°) e Amministratori comunali con meno di 40 anni (80°).
I dati in crescita
Il dato migliore riguarda l’indicatore Affari e lavoro che totalizzando il 40° posto registra un balzo in avanti di ben 37 posizioni, forte dei sottoindicatori su Gender pay gap (2°) e Numero di ore cig autorizzate (3°), ma estremamente carente in Laureati e altri titoli terziari (25-39 anni) (103°).
In lieve miglioramento infine Ricchezza e consumi (77°) e Ambiente e servizi (74°), che guadagnano rispettivamente 1 e 4 posizioni, pur rimanendo nella parte bassa della classifica.
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