Dopo i tentativi falliti di accesso forzato per passare la gestione del Consorzio irriguo e potabile di Cipressa e Costarainera nelle mani di Rivieracqua e la successiva transazione, anche quella non andata a buon fine, ora il commissario dell’Ato idrico Claudio Scajola sulla vicenda sembra frenare.
L’intervento del commissario dell’Ato Claudio Scajola a margine del Consiglio provinciale di questa mattina
A margine del Consiglio provinciale di questa mattina, Scajola ha infatti spiegato: “Noi ci muoviamo applicando la legge, abbiamo fatto diverse proposte, diversi incontri, il Consorzio era d’accordo, il comune non era d’accordo, ci sono state diverse incomprensioni. Chi non entrerà nella società starà fuori con i vantaggi o con i tanti svantaggi che avrà. Ognuno è libero di scegliere.
Credo che questa società troverà firmatari tutti, anche i più piccolini, perché ho voluto fortemente che ci fossero anche soci piccoli, anche con un euro di capitale per averli all’interno della società, come momento di presenza anche nelle assemblee.
Mi pare che tutti abbiano dato risposta molto positiva, anzi con soddisfazione che si esce da un problema che sembrava irrisolvibile e se il comune di Cipressa non vorrà farne parte, vuol dire che avrà valutato di avere i mezzi, la possibilità di servirsi da solo. Viene però anche il dubbio ai nostri giuristi che ciò possa essere consentito senza interventi di autorità. Si valuterà”.