Under 18 della Union pesantemente battuta da Asti alla prima uscita (65-3), ma non manca qualche soddisfazione. Di fronte una corazzata con almeno tre elementi di Accademia regionale e una tradizione da rispettare. Per contro la Union è quanto mai fedele al suo nome.
La 18 guidata da Carlo Giardino e Giandomenico Lisco con l’accompagnatore Nicola Squalo Berio è stata formata con elementi già Imperia Rugby al primo anno nella categoria e un gruppo di giocatori del Delta. “Falta” l’amalgama direbbe Masson. Nelle settimane pregresse si è lavorato molto su concetti fondamentali: creare le basi difensive e sfruttare le fasi statiche.
Purtroppo non è ancora sufficiente. Le dichiarazioni post partita sono tutto sommato buone: Berio è fiducioso, potendo contare su figure di una certa esperienza, come Fabio Zat e Dal Piaz, figura d’arte e creatore dell’unica segnatura unionista. Interessanti alcuni giocatori di prospettiva, come la velocissima ala Zacharia Sould, il grande cuore di Giulio Riano, i nuovi arrivi, da Fabio Sicari ad uno sfuggente Bryan Barbosa. Sono solo alcuni nomi di una squadra in costruzione. 18 elementi presenti, non male, ma si può allargare la base.