Nuovo siparietto in Consiglio comunale con al centro il consigliere Ivan Bracco del Pd. Questa volta le contestazioni dal banco della presidenza hanno riguardato il rifiuto di Bracco di indossare la giacca, così come prevede il regolamento consigliare recentemente aggiornato proprio in questa parte.
Ivan Bracco sanzionato con 300 euro di multa per non aver indossato la giacca in Consiglio comunale
In apertura del Consiglio comunale di ieri sera la presidente di turno Laura Amoretti ha invitato il consigliere Ivan Bracco al rispetto del regolamento consigliare, ricordandogli che appunto ora prevede l’uso della giacca durante le sedute.
Bracco è però rimasto in aula solo con un maglioncino, senza giacca. Un agente della Polizia locale lo ha quindi invitato a seguirlo per contestargli il mancato rispetto del regolamento, ma Bracco si è rifiutato di lasciare il suo posto, al quale è rimasto per tutto il resto della seduta consigliare.
A questo punto la Polizia locale ha redatto un verbale a carico di Ivan Bracco, con una sanzione per il mancato rispetto del regolamento del Consiglio comunale. Il verbale è stato notificato a Bracco al termine della seduta consigliare e contiene una “sanzione in misura ridotta di euro 300,00”. Che Bracco ovviamente potrà impugnare presentando ricorso.
Lo sfogo di Ivan Bracco dopo la notifica del verbale
Dichiara Ivan Bracco ai microfoni di Imperiapost, subito dopo la notifica del verbale: “Questo è il segno della democrazia che esiste nel comune di Imperia. Io la giacca non l’ho messa perché ci sono dei problemi che i cittadini tutti i giorni soffrono e l’Amministrazione ha pensato bene di impuntarsi sulla giacca.
La dimostrazione di quello che dico, che siamo in una situazione di regime, è questa sera (ieri per chi legge ndr), perché a fine Consiglio due mozioni una sulla viabilità e una sul decremento del finanziamento dello Stato agli enti pubblici Dunque che interessa tutti i cittadini, la maggioranza si è alzata se n’è andata ha interrotto il Consiglio comunale.
Dunque ben vengano 300 euro di multa, ma sono 300 euro che hanno un fine. Non è una protesta fine a sé stessa. Questo è per sollecitare i cittadini, per capire da chi sono amministrati. Questa è un’Amministrazione che di democratico non ha proprio nulla. Siamo arrivati al punto che penso che i cittadini debbano iniziare a svegliarsi, a capire che non sono lo stucco e la pittura che hanno messo in città che possono risolvere i problemi.
Qua, piano, piano, come d’altra parte il Governo centrale, stiamo andando indietro; stiamo andando verso un regime che ti impone anche cosa metterti e anche quale colore dei pantaloni indossare. Dobbiamo prendere atto che siamo veramente distanti da quello che dice la Costituzione“.
La sanzione legata a quanto previsto dal Tuel
La sanzione è stata applicata ai sensi dell’articolo 7 Bis del Tuel, il Testo Unico degli Enti Locali, che prevede che “Salvo diversa disposizione di legge, per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti comunali e provinciali si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro.
1-bis. La sanzione amministrativa di cui al comma 1 si applica anche alle violazioni alle ordinanze adottate dal sindaco e dal presidente della provincia sulla base di disposizioni di legge, ovvero di specifiche norme regolamentari“.
A quanto sembra, il Comune di Imperia per le violazioni ai regolamenti quale quello del Consiglio comunale prende in considerazione quale sanzione ridotta 300 euro. Da qui il verbale notificato al Dem Ivan Bracco.
