A sette mesi dall’arresto che ha scosso la politica ligure, domani il Tribunale di Genova definirà il patteggiamento per Giovanni Toti.
L’ex presidente della Regione non sarà presente in aula davanti al giudice Matteo Buffoni, ma tramite i suoi legali accetterà una pena di due anni e tre mesi, commutata in 1.620 ore di lavori socialmente utili
I lavori utili si svolgeranno presso la sede genovese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, dove Toti sarà impiegato nelle attività di ufficio stampa, gestione delle prenotazioni al centralino e nel supporto logistico per il trasporto di pazienti oncologici.
Oltre a Toti, il tribunale chiuderà anche le posizioni di Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale, che patteggerà tre anni e sei mesi, e dell’imprenditore Aldo Spinelli, per il quale è prevista una pena di tre anni e tre mesi.
L’inchiesta ha svelato un sistema complesso di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e altre irregolarità. Toti è accusato di aver ricevuto una tangente di 91 mila euro dall’imprenditore Luigi Alberto Amico e di essere coinvolto, insieme agli altri imputati, in ulteriori episodi di abuso e mancata denuncia.
Per l’ex governatore si apre ora un capitolo incerto anche sul fronte politico: la legge Severino lo esclude dalle elezioni per i prossimi sei anni. Un suo eventuale ritorno sarà possibile solo dopo aver scontato la pena e ottenuto la riabilitazione dal Tribunale di Sorveglianza, richiedibile tre anni dopo la conclusione delle attività imposte.