“Il biodigestore sarà pronto entro gennaio 2027 e permetterà di avere una significativa riduzione dei costi” – Lo ha detto il Presidente Claudio Scajola intervenendo questa mattina durante l’assemblea dei sindaci.
In apertura della seduta, infatti, il Presidente Scajola ha fatto il punto sulla vicenda, affermando che: “Siamo vicini alla conclusione per avere il biodigestore. Questo ci permetterà di superare la vergogna di dover trasferire i rifiuti a Genova. I lavori, potrebbero già partire entro gennaio o febbraio del 2025.
Si sono avvicinati già dei possibili investitori. Uno delle società più interessate a portare capitale è l’AMIU di Genova, che gestisce il settore ambiente e rifiuti di Genova. Speriamo che non cambino Ida e che possa essere un investimento solido e sicuro per il futuro“.
Il presidente Claudio Scajola ha poi fatto il punto sulla questione della revoca dei fondi Pnrr: “Attraverso un esposto presentato al Ministero, è stato avviato il procedimento di revoca dei fondi pnrr. Abbiamo subito proposto una controtesi, senza fortuna. Questo però non ferma il lavoro del biodigestore. La mancanza di finanziamento inciderà dello 0.22% a tonnellata“.
Biodigestore di Taggia: ecco il cronoprogramma dei lavori che porterà alla realizzazione della struttura entro gennaio del 2027
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- Per il giorno 17.12.2024 la società Inarcek (società verificatrice del progetto esecutivo) si è impegnata a trasmettere il rapporto di verifica sul primo stralcio del progetto esecutivo;
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- Entro la data del 24.12.2024 il RUP (Responsabile Unico del Progetto) provvederà ad emettere il certificato di validazione del progetto primo stralcio;
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- Entro il 30.12.2024 il Presidente della Provincia potrà emettere il decreto di approvazione del progetto primo stralcio;
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- Entro il mese di gennaio 2025 il direttore dei lavori potrà provvedere alla consegna degli stessi e conseguentemente la Waste Recycling Imperia s.r.l. (W.R.I.) potrà dare avvio agli stessi.
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- I tempi di esecuzione del progetto sono stati previsti in 24 mesi, concludendosi quindi nel mese di gennaio 2027
“Stiamo cercando nel frattempo che si costruisca il biodigestore – puntualizza il presidente Claudio Scajola – di utilizzare la discarica di servizio di Colli per vedere se già da prima riuscire a diminuire il trasferimento dei rifiuti che stiamo portando nella discarica di Scarpino. Questo consentirà, se attuato , un risparmio dei costi dalla metà del 2025“.
Sulla vicenda dei rifiuti è intervenuto Roberto Amoretti assessore del comune di Civezza, che ha sollevato alcune perplessità circa il pagamento della Tari. Secondo Amoretti “ogni anno i cittadini della provincia mettono sul tavolo 106 milioni di euro”.
Oltre alla vicenda del biodigestore, durante l’assemblea dei sindaci sono state discusse altre pratiche, tutte approvate con immediata esecutività
Uno ha riguardato il Bilancio Preventivo 2025 del Comitato d’Ambito Regionale Rifiuti. Questa pratica ha evidenziato i costi di finanziamento per i comuni interessati.
Il bilancio Ato prevede costi del personale e della segreteria tecnica e spese che la segreteria deve affrontare per tutti gli incarichi necessari alla gestione dei rifiuti, al Lotto6 e il trasbordo fuori provincia.
Si è visto come vi sia stato un “un maggior costo che riguarda il trasferimenti, ma che non incide sul bilancio. Per i comuni il bilancio 2025 rimane invariato di 300 mila euro”. Per quanto riguarda i 66 comuni imperiesi vi sono dei costi aggiuntivi di circa 70 mila euro per la gestione dei rifiuti presso il lotto 6 e nel savonese. L’anno scorso era di circa 80 mila euro.
Le ultime due pratiche approvate sono già state discusse durante il Consiglio Provinciale di ieri, 17 dicembre, e hanno interessato l’aggiornamento al DUP (documento unico di programmazione 2025/2027) e il Bilancio di Previsione 2025-2027.
A cura di Alessandro Moschi