18 Dicembre 2024 18:21

18 Dicembre 2024 18:21

Imperia: la prima volta di Acea a confronto con l’Assemblea dei soci di Rivieracqua. “Operativi per metà gennaio” / Foto e Video

In breve: L'assemblea dei socio di Rivieracqua incontra gli amministratori di Acea, il nuovo socio privato che diverrà operativo a metà gennaio

Nella sala consigliare della Provincia si è tenuta in tarda mattinata l’assemblea dei soci di Rivieracqua, composta da sindaci e amministratori del territorio imperiese e da quelli di Andora e Stellanello nella vicina provincia di Savona.

L’assemblea dei socio di Rivieracqua incontra gli amministratori di Acea, il nuovo socio privato che diverrà operativo a metà gennaio

All’ordine del giorno della riunione la relazione dell’Amministratore unico Giuseppe Torno sull’avvenuta omologa da parte del tribunale degli accordi di ristrutturazione e sull’espletamento della gara a doppio oggetto per l’avvenuta scelta del socio privato. E’ stata quindi approvata la situazione patrimoniale di Rivieracqua al 30 settembre 2024 e il Contratto per l’affidamento della gestione dei compiti operativi connessi al servizio idrico integrato dell’Ato imperiese.

Parte fondamentale quella relativa all’approvazione del nuovo statuto di Rivieracqua, con la previsione dell’ingresso di Acea quale socio privato.

Al termine dell’Assemblea è stato presentato il profilo di Acea.

Francesco Buresti Ad Acea Acqua

Spiega l’Amministratore delegato di Acea Acqua, Francesco Buresti: “I prossimi passi a brevissimo saranno quelli amministrativi per creare la società, costituire consiglio di amministrazione, collegio sindacale ed entrare. E questo si concluderà entro metà digennaio, dopodiché entreremo operativamente. 

Ovviamente il piano di investimenti lo abbiamo già analizzato in dettaglio, perché la parte del materiale di gara dovremo prendere conoscenza delle strutture e dei territori per poi cominciare a metterlo a terra

Sulle perdite idriche abbiamo un’esperienza già di molti anni in tutti i territori dove operiamo e da un punto di vista tecnico sappiamo come attaccarle con distrettualizzazione, metering e sostituzione dei pezzi ammalorati. Anche qua le tecnologie saranno le stesse e dobbiamo avere la conoscenza dettagliata del territorio e delle sue priorità per cominciare a mettere la terra”

Giuseppe Torno, amministratore unico Rivieracqua

“Io lo accorgo con grandissima soddisfazione perché è stato un percorso lungo, difficile, ci credevano in pochi e ACEA è il socio perfetto per questa società che porta tranquillità sia finanziaria che tecnica e gestionale anche sicuramente. Ci metteranno sicuramente qualcuno che è più bravo di me. A parte gli scherzi, ma va bene, così anche tutti gli utenti della provincia di Imperia avremo risolto il problema dell’acqua.

Le problematiche sono tante, noi abbiamo tenuto botta per quello che potevamo, direi che quest’anno siamo stati fortunati, ha piovuto tanto, abbiamo fatto investimenti importanti, perché ne abbiamo fatti, abbiamo sistemato le tubature, soprattutto che vanno verso Andora, eccetera, eccetera, e adesso con i nuovi soci e amici di Acea faremo tutto un piano di investimenti, tale per cui non ci sarà più problema dell’acqua nella provincia di Imperia

Ad Acea sicuramente io presento una società nettamente migliore di quella che ho trovato. La società esce con un utile, lasciando stare il debito solito annoso verso il trimestre, di 12 milioni di euro, un utile da più o meno, e quindi io sono molto contento, ma molto contento. 

I debiti adesso il 30 CEA farà il versamento e io dal 30 al 31 inizierò a pagare tutti i creditori. Abbiamo fatto una bellissima operazione, soprattutto anche per l’utenza di Imperia dove se la società fosse fallita sarebbe stato un disastro perché i fornitori e i nostri subappaltatori sono più di 500”

Claudio Scajola Commissario Ato idrico

“Siamo a conclusione di una difficile vicenda che ha come obiettivo di avere una società di distribuzione e di acquisizione dell’acqua, dei servizi totali e complessivi del ciclo delle acque, dopo tanti anni di sofferenzacon una società che non era all’altezza per diversi motivi e quindi inadeguata alla gestione di un settore complicato, ma dove sono accumulati un’enormità di disavanzi fino a arrivare ad una quota di 80 milioni di debiti. 

Nel complesso di questi due anni in cui si è cercato di trovare soluzioni e di rammendare ciò che andava rammendato, si è arrivati con oggi alla parte finale che ci porterà il 30 e nei primi 15 giorni di gennaio ad avere i nuovi amministratori con una nuova società che deve fare investimenti, portare risorse finanziarie, ma portare anche qualità capacità e professionalità di gestire una complicata vicenda.

Finalmente vediamo il futuro con grande ottimismo perché avremo acqua certa, acqua sicura, ricerca di nuove fonti di approvvigionamento e ce ne sono e avremo soprattutto la possibilità di agire e attraverso questa risorsa possa diventare meno costosa con lo sviluppo degli acquedotti irrigui

Uno dei difetti di chi parla è di non studiare e di non sapere. L’acqua è pubblica perché arriva dal cielo, scorre nei fiumi. Ma poi l’acqua bisogna portarla in casa, nelle imprese

L’acqua deve essere potabilizzata e sicura. L’acqua deve avere bisogno di pompe, di tubi, di servizi. E quindi ci vogliono le risorse perché ciò possa essere garantita

Questa società che abbiamo messo su è una società a maggioranza pubblica, che ha il 52%, ha il Presidente e ha la maggioranza nel Consiglio d’amministrazione. 

Il privato porta competenze e risorse economiche e porta direi la conduzione di una società nei modi in cui si deve fare dopo, ahimè, tanti anni persi”. 

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