“La provincia di Imperia rimane ferma al concetto di discarica: fare buchi nel terreno e riempirli di materiale di scarto. L’idea di utilizzare la discarica di servizio del biodigestore di Taggia – che ancora non è stato realizzato- è un modo nemmeno troppo elegante di creare un Lotto 7, per il quale i cittadini si sono ampiamente espressi in modo negativo in passato – Queste le parole di Lorenzo Trucco, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle della provincia di Imperia, in merito all’ipotesi di realizzazione di una discarica di servizio, presentata questa mattina durante l’assemblea dei sindaci. Secondo il Presidente Scajola, la discarica consentirebbe una riduzione dei costi, in attesa della conclusione dei lavori del biodigestore.
Rifiuti: il Movimento 5 Stelle boccia la discarica di servizio
“Le amministrazioni si sono sempre dette contrarie ma poi alla fine non c’è volontà di cambiare strategia. Anche nell’entroterra imperiese la “non soluzione” è stata creare una discarica a Pontedassio.
I fondiPNRR pari a 6.441.488 euro per contribuire a realizzare l’impianto di Colli sono stati persi con leggerezza perchè il progetto è stato modificato in corso d’opera e i tempi di realizzazione sono materia per indovini e chiaroveggenti: nella primavera del 2023 la promessa era di avere l’impianto pronto a inizio 2025, ma il progetto ha radici molto più risalenti e il ritardo nella realizzazione è tale che oggi si “prevede” di completare l’opera solo nel 2027. Uno schema di previsioni superficiali e inaccurate che si ripete in provincia di Imperia per ogni opera pubblica strategica, come la prosecuzione dell’Aurelia Bis sanremese o la riapertura del Col di Tenda, annunciati più volte come imminenti ma solo a fini di propaganda elettorale da politici la cui credibilità è pari a zero.
La strategia di riduzione della produzione di rifiuti attraverso un maggior compostaggio domestico, un più capillare servizio di porta a porta, il riciclo e riuso dei materiali dovrebbero invece essere la chiave per una reale riduzione dei costi in bolletta, situazione che non avviene per mancata volontà politica. Inoltre vanno contrastati gli abusivi ed educati i cittadini alla corretta differenziazione, premiando i cittadini più virtuosi. In mancanza di queste azioni concrete la TARI in provincia di Imperia raggiunge cifre altissime e sale anno dopo anno: la spesa media per la TARI in provincia di Imperia infatti è aumentata anche nel 2024, arrivando a 309 euro per famiglia, con un incremento dell’1,2% rispetto ai 305 euro del 2023, nonostante la qualità del servizio sia nel complesso scadente, evidenziando lacune soprattutto nei periodi di maggior affluenza turistica”.