Una rissa tra bande rivali si è consumata nel settembre del 2018 a Imperia, presso la zona della Banchina Medaglie d’Oro. Protagonisti dell’episodio alcuni giovani tunisini, tutti intorno ai 20 anni, che si sono affrontati per quelli che, durante il processo, sono stati definiti motivi futili.
I fatti risalgono al 2018. A processo un 26enne, assolti gli altri giovani coinvolti
La colluttazione aveva portato a gravi ferite per i partecipanti, inclusi traumi facciali, ferite alla testa e tagli su volto e mani. Le forze dell’ordine erano intervenute, fermando i giovani coinvolti. L’accusa ha ricondotto l’episodio all’appartenenza dei partecipanti a bande rivali, aggravando così il capo d’imputazione.
Tra i coinvolti, un 26enne marocchino difeso dell’avvocato Giovanni Di Meo, che era inizialmente “scampato” al procedimento giudiziario poiché irreperibile. Una volta rintracciato, il suo processo è stato avviato separatamente dagli altri coimputati, che erano stati assolti, risultando incerta la prova del fatto.
Nell’udienza odierna, però, la giudice ha sollevato l’ipotesi di astenersi per evitare possibili conflitti di interesse, considerato che aveva già deciso su altri imputati coinvolti nella stessa vicenda. Questa valutazione ha portato al rinvio del processo, che riprenderà una volta chiarita la posizione della giudice in merito alla causa.