Il dibattito sulla proroga della concessione alla Go Imperia per la gestione del porto turistico ha impegnato due ore di dibattito in apertura di Consiglio comunale. Ad illustrare la pratica era stato il sindaco Claudio Scajola.
Il dibattito sul rinnovo della concessione alla Go Imperia ha rinfocolato la polemica sul porto fra maggioranza e opposizione
Luciano Zarbano di Imperia senza Padroni dice: “Continuo ad avere grosse perplessità sulla riuscita dell’operazione porto. Se dovessero essere smentite dai fatti, il primo ad essere felice e soddisfatto sarò io. Il piano del nuovo porto di Imperia è stato redatto tenendo conto di una serie di previsioni, tutte ottimiste. Invece non viene presentato un secondo prospetto che consideri quelle stesse previsioni in ottica pessimista, il cosiddetto piano B.
Non vengono prese in considerazione altre opzioni che prevedano una combinazione di previsioni talora ottimiste e talora pessimiste. Per questo motivo ritengo che questo Piano Previsionale sia gravemente incompleto e da rigettare. Sulla base di un parere legale si considerano non ceduti e rivendibili ex novo 488 posti barca. E si ignora l’esistenza di contenziosi legali su tali situazioni e relativi costi legali. Un parere legale, non credo che sia sufficiente a dissipare i dubbi degli acquirenti. Per non parlare dell’effetto pubblicitario pesantemente negativo che la risoluzione di tali situazioni avrà comunque su qualsivoglia nuovo progetto portuale.
Credo che sia necessaria una perizia giurata che ci metta al riparo da impedimenti di ordine burocratico, come l’agibilità da parte della Capitaneria di Porto. Inoltre credo che manchi la valutazione di impatto ambientale, elemento obbligatorio per ottenere la agibilità”.
Lucio Sardi di Alleanza Verdi Sinistra sottolinea: “La sentenza che ha assolto penalmente Caltagirone ha messo nero su bianco la voragine finanziaria che ha creato Caltagirone e che ha affossato il porto. Casa del Colosseo? Cosa c’entra con il porto? Poi ci sono cose in politica come le figuracce, da cui non si viene assolti.
Sul porto ci sarebbe un buco autorizzativo dal 2013, quindi sarebbe colpa di Capacci. Ma dopo Capacci c’è stato lei (rivolto al sindaco ndr) e ve ne siete accorti solo adesso? Non si deve creare un alibi, ma deve chiedere scusa. Ora siamo davanti a un’operazione da oltre 100 milioni di euro senza finanziamento alcuno e bisognerà spiegare agli investitori come sta in piedi una cosa del genere, con quali garanzie, visto anche quanto accaduto in passato. Questo non potrà essere il volano economico della città. La Go Imperia non è riuscita a pagare l’Imu al Comune. Basta cercare alibi e cerchiamo di volare un po’ più basso”.
Giovanni Montanaro dalla maggioranza contrattacca: “Sardi lei è stato in Consiglio di amministrazione della Go Imperia dal 2015 al 2018. Cosa ha fatto? Non ne sapeva niente della pratica sospesa? Io nel porto ho lavorato e non ho ancora preso i soldi adesso. Collega Zarbano l’incameramento è una certificazione che le opere esistenti sono collaudate. Ma voi la proroga la volete o no?”.
Ivan Bracco del Pd dice: “Non rispondo alle bassezze di quanto ha detto il sindaco. La stima nei confronti del sindaco è reciproca. Se esiste la Go Imperia e il porto è aperto è grazie all’amministrazione Capacci, che ha avuto il coraggio di emettere la prima concessione a carico di Go Imperia. Faccio mie le parole dei consiglieri Zarbano e Sardi. Si sta preparando un pacchetto per un privato che verrà a prendere il porto turistico e anche quello commerciale di Oneglia e la città lo deve sapere.
La Go Imperia è al limite fra attivo e passivo e non si capisce da dove debbano arrivare i fondi per completare il porto. Vigileremo sugli atti che vengono proposti al ministero e al demanio. Se il piano economico finanziario non è veritiero, la durata della concessione non può essere commisurata a quei valori. I consiglieri comunali hanno l’obbligo di riferire alle autorità competenti eventuali violazioni o presunte tali”.
Edoardo Verda evidenzia come gli “attacchi personali del sindaco al collega Bracco sono per lo meno di cattivo gusto”. Ed espone poi le sue perplessità sul progetto di completamento del porto.
Andrea Landolfi dai banchi della maggioranza ricorda che “i porti vivono con le barche, che occupano i posti barca” e dice: “Forse il consigliere Sardi vorrebbe un porto vuoto per poi andare sul molo a sventolare la bandiera con la falce e il martello“.
Il vicesindaco Giuseppe Fossati puntualizza: “Sulla pratica del porto si è corso a grande velocità. La precedente amministrazione a cui va dato atto di aver affrontato la necessità di dare prosecuzione nell’immediato all’attività del porto, non ha affrontato il tema del futuro del porto turistico. E il primo passaggio fatto dal sindaco Scajola è stato l’incameramento dei beni del porto. Sono passati 18 anni dall’avvio della costruzione del porto e il perché di questo tempo trascorso ognuno lo conosce”.
Monica Gatti assessore alle Società partecipate precisa: “I giudizi devono essere avvallati da documenti e fatti concreti, non da giudizi personali, perché qui di fa politica per il bene collettivo“.
Il sindaco Claudio Scajola riporta il discorso sul voto in aula e dice: “Qui il tema è se dare o no la proroga alla Go Imperia, se andare avanti a gestire il porto oppure se dobbiamo chiudere tutto. Io non ho fatto polemica, ho risposto a chi ha fatto polemica, presentatosi davanti ai fotografi con la giacca e una maglietta, segno di falsità e villania.
Finiamola di mettere i bastoni nei raggi e finiamo questo porto. Abbiamo dovuto ricostruire anche i documenti del porto perché non si trovavano molte cose finite nei fascicoli dell’inchiesta e ci siamo rivolti a un consulente di Roma che alla fine è riuscito a mettere insieme le cose. C’è qualcuno che vive con l’ossessione di pensare che la gente sia cattiva, sia malvagia.
Puntiamo al parere positivo del ministero dell’Ambiente e a quel punto l’iter è concluso perché il resto è già stato tutto fatto. Il porto non c’era più e abbiamo dovuto riuscire a far sì che ci fosse l’incameramento da parte dello Stato e non è stata di una cosa facile. E siamo riusciti a ottenere l’incameramento anche delle opere non completate“.
La pratica è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Ad assistere al dibattito, in aula, fra il pubblico, il personale della Go Imperia.