Torna il Natale e torna, come da tradizione, il magico presepe di Salita Ardoino, un’opera realizzata con straordinaria passione da Mino Gorlero da oltre 15 anni.
Circa 30 le statuine che raffigurano gli antichi mestieri, immerse in un paesaggio della Palestina, visto che è l’anno del Giubileo si animano per dar vita a un’atmosfera magica e suggestiva, regalando a tutti un’esperienza unica.
Quest’anno le offerte saranno devolute all’associazione imperiese Associazione Amici di Marco De Fecondo.
L’intervista a Mino Gorlero, come è nato il suo presepe in Salita Ardoino e il tema del 2024
“Quest’anno – spiega Mino Gorlero – Ho voluto fare un paesaggio della Palestina, i luoghi dove è nato Gesù. Nel presepe ho messo 33 movimenti, 33 mestieri di una volta. Essendo quest’anno il Giubileo i mestieri sono 33 come sono gli anni di Cristo“.
“Per costruire questo presepe – spiega Gorlero – ho iniziato a settembre e venivo tutte le sere a costruire. Fare un presepe e cambiare ogni anno non è facile, però con l’aiuto del Signore riesco sempre a venire alla fine. La cosa bella è che in questi giorni stanno arrivando tantissime scuole e vedere i ragazzi che quando entrano rimangono con la bocca aperta perché non si aspettano un presepe così grande è un’emozione. E questo mi dà la forza per poter andare avanti“.
“Il presepe lo faccio in memoria di mia moglie che purtroppo se n’è andato troppo presto. Lei dall’alto mi dà i segnali per poter andare avanti con questa passione che ho da 40 anni. Prima lo facevo in casa per i miei figli, smontavo una camera, una sala e dopo ho detto: ma facciamolo in un magazzino per i privati e mi sembra che sia una cosa ben riuscita“.
