Grande partecipazione ieri sera all’Hotel Corallo di Porto Maurizio per il tradizionale scambio di auguri natalizi organizzato dai Club Rotary di Imperia.
Protagonista della serata è stata la scrittrice di fama internazionale Rosella Postorino, che ha presentato il suo ultimo libro, Nei nervi e nel cuore. Memoriale per il presente.
Un’occasione speciale per i presenti, che hanno potuto ascoltare le riflessioni dell’autrice, in un dialogo arricchito dall’entusiasmo del presidente Rotary Giacomo Pongiglione, orgoglioso di celebrare il talento di una scrittrice legata alla città di Imperia.
Spiega Giacomo Pongiglione, presidente Rotary
“Questa è una serata importante per il club, cioè già la Siena degli Auguri è già una serata importante, ma questa sera è ancora più importante perché è un ospite così prestigiosa. La Rosella Postorino è ormai una scrittrice affermatissima, è stata ricevuta al Quirinale, insomma è veramente una persona di grandissimo rilievo.
Noi ci teniamo a considerarla imperiese, questa è la nostra, anche se lei magari non sente tutta questa imperiesità. Per noi è l’orgoglio di aver avuto fra di noi una persona di così grande valore.
Le chiederò di dirci le sue impressioni, di farci capire bene qual è il suo pensiero. Lei nel suo libro ha detto che gli scrittori vengono invitati, ma poi questi devono sempre essere condiscendenti, sorridere, dire che va tutto bene. Ecco invece no, io voglio che lei dica veramente quello che pensa, anche se facciamo delle domande sciocche, però chiaramente ci dica il suo pensiero. Perché è una persona di così grande valore, veramente deve darci proprio il suo pensiero, farci capire bene come pensa, cosa pensa, arricchirci in sostanza con la sua cultura e con i suoi sentimenti”.
Le parole dell’autrice Rosella Postorino
“Presentiamo ‘Nei nervi e nel Cuore’, che è un libro uscito in settembre, la prima volta che lo presento in Liguria ed è un libro che racconta di me attraverso il mondo e del mondo attraverso di me”.
Cosa mi aspetto per il futuro? Di accrescere la mia fama, no sto scherzando. Mi aspetto, vorrei, mi piacerebbe e desidero continuare a scrivere e a utilizzare la scrittura per per indagare il mondo e gli esseri umani che è il motivo per cui la letteratura mi ha sempre affascinato.
Dove trovo l’ispirazione? Dipende, sicuramente dalla realtà, moltissimo dalla realtà, nel senso che il mio romanzo più famoso è ‘Le assaggiatrici’, che ha vinto il premo Campiello e che è tradotto in tutto il mondo e che sarà un film di Silvio Soldini nell’anno che viene, nel 2025 nasce per esempio da un fatto vero che non era tanto conosciuto e cioè che Hitler aveva delle donne che assaggiavano i pasti per lui per accertarsi che non fossero avvelenati. Ecco, l‘ispirazione spesso mi viene dalla realtà, cioè da cose che sono realmente accadute che scopro io stessa che non sapevo e che accendono in me degli interrogativi che sono esistenziali e universali. Per esempio nel caso delle Assaggiatrici l’interrogativo è la colpa, come si scivola nella colpa.
Un messaggio magari a chi si avvicina al mondo della scrittura? “Di leggere tantissimo e di scrivere pensando che non tutto quello che si scrive probabilmente verrà pubblicato, la maggior parte delle cose che si scrivono non vengono pubblicate, soprattutto all’inizio, ma sono sicuramente un esercizio che nutre la possibilità di imparare ad affinare lo strumento della scrittura sempre meglio”.
A cura di Alessandro Moschi