L’Associazione politico culturale Progetto Comune esprime preoccupazione in merito all’ormai prolungata discontinuità da parte del ruolo apicale della dirigenza Asl1. “Non possiamo esimerci – sottolinea Progetto Comune – dal rilevare la stringente necessità di parlare della connessione fra infrastrutture e sanità, come di sottolineare una volta di più quanto si debba urgentemente porre immediato rimedio alle condizioni di lavoro di sanitari e infermieri. Perché carenze di personale, un’organizzazione difficoltosa, pesano fortemente a loro volta sulle spalle dei cittadini della provincia, una delle più anziane d’Italia.
Progetto Comune auspica che la DG dell’Asl possa presto rientrare al lavoro
La Giunta Bucci ha eletto i nuovi Commissari per lo sviluppo o la riqualificazione degli Ospedali Liguri più importanti. Il Nuovo Felettino a La Spezia, gli Erzelli a Genova, il Nuovo Galliera sempre a Genova, e la riqualificazione del Santa Corona a Pietra Ligure. Nessun Commissario nominato, ad ora, per il futuro e Unico Ospedale di Taggia: probabilmente perché i tempi non sono ancora maturi, motivo per cui la nomina può attendere.
Ma la situazione che ci rende più perplessi è la richiesta di aspettativa da parte del Direttore Generale di ASL 1 Imperiese. Ovviamente ne rispettiamo la scelta e le personali motivazioni, però un dato è incontrovertibile. Dalla partenza del Dottor Prioli nel 2020, si sono alternati vari Direttori, per i motivi più diversi. Fatto sta che nessuno di loro ha avuto modo di sviluppare un programma per gestire i prossimi anni. Proprio per questo confidiamo in un rientro della Dottoressa Galbusera.
Imprescindibile garantire i cittadini fronteggiando i problemi che devono affrontare e che proseguiranno fino alla conclusione dei lavori, atteso che partano, del nuovo e soprattutto UNICO Ospedale a Taggia. Proprio per questo crediamo che non si possa derogare a un immediata riflessione sulle indispensabili infrastrutture per la raggiungibilità dell’Ospedale. Prevediamo tempi difficilmente contraibili sotto i 12/15 anni, nella speranza che i fondi si reperiscano e che ASL 1 abbia spalle coperte per affrontare tale monumentale spesa.
Nel frattempo occorre garantire tutti i servizi di un sistema sanitario ancora pubblico, per il quale i contribuenti pagano, il personale dev’essere assunto dall’Asl, condizione insindacabile. Non ci stancheremo mai di riaffermare che il personale medico e infermieristico della nostra ASL 1 risulta essere tra quelli sotto remunerato, anche in rapporto ai colleghi in altre zone d’Italia. Per tralasciare il problema del burnout, lo stato di stress notevole, che lavorare in perenni condizioni di difficoltà genera. Tutto ciò poi non può che riverberarsi dolorosamente su tutti i cittadini e in particolare su quelli più fragili: anziani e malati”.
C.S.