25 Dicembre 2024 01:51

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Borghetto D’Arroscia: caos alla casa di riposo, gli ospiti rimangono nella struttura. Il responsabile D’Elia. “Abbiamo 30 giorni per metterci in regola” /Foto e Video

In breve: Attualmente la struttura è ancora in funzione ma ha trenta giorni di tempo per adempiere alle mancanze riscontrate durante il recente sopralluogo dei verificatori, in modo da evitare la revoca delle autorizzazioni.


Abbiamo 30 giorni per metterci in regola” – Queste le parole di Domenico D’Elia responsabile della casa di riposo di Borghetto d’Arroscia, in merito all’ordinanza del sindaco Angela Denegri che ha imposto la chiusura della struttura “Opera Cuore Immacolato di Maria”.

Al centro della vicenda, che ha destato molta preoccupazione vista anche la vicinanza con le festività natalizie, vi sarebbero la mancanza di alcune figure tra cui un fisioterapista, un animatore e personale OSS (Operatore Socio Sanitario). Oggetto di contestazione anche un’uscita di emergenza, situata nel locale indicato come “lavaggio” e il malfunzionamento del sistema di chiamata/allarme.

La struttura, dunque, è ancora in funzione ma ha trenta giorni di tempo per adempiere alle mancanze riscontrate durante il recente sopralluogo dei verificatori, in modo da evitare la revoca delle autorizzazioni.

Al momento è stato trasferito un solo paziente. Molti altri, di comune accordo con i parenti, si sono opposti al trasferimento, preferendo rimanere all’interno della struttura di Borghetto d’Arroscia.

I giornalisti di ImperiaPost si sono recati sul posto questa mattina, 24 dicembre, per verificare la situazione e fare chiarezza sull’accaduto

Spiega Domenico D’Elia responsabile della casa di riposo di Borghetto d’Arroscia: “La parte più importante sono gli ospiti. Il discorso è che il sindaco ha fatto un’ordinanza dandoci 30 giorni, per metterci in regola per quanto riguarda le figure OSS. Cioè dobbiamo assumere personale col titolo OSS

Non è che al momento manca l’assistenza, ma gli assistenti che ci sono non hanno tutti il titolo OSS

Oggi mi stanno arrivando una valangata di telefonate dai vari parenti i quali mi dicono che vengono contattati dall’ASL dicendole di scegliere la struttura dove portare il proprio caro e di dare risposta entro mezzogiorno, se no avrebbero fatto intervenire il giudice tutelare. 

Questo è quello che io so al momento. Per quanto mi riguarda io mi sono attivato, ho già ho trovato una figura fisioterapica, un’animatrice e tre OSS che oggi contrattualizziamo.

Aspettiamo l’UniLab da parte dell’Ispettorato del Lavoro per poi mandare il tutto ai vari uffici competenti coinvolti

Per quanto riguarda la famosa porta, è una porta che sta lì da 24 anni, dove lo stesso Asl ci aveva chiesto anni addietro di mettere una zanzariera. Con queste ispezioni viene fuori che una porta antipanico noi già l’abbiamo ordinata, è fatturata, la devono solo installare fisicamente. Già è pronta la porta e mi sembra che dovrebbero metterla su il 10 gennaio

Per quanto riguarda i campanelli è stato contattato un rappresentante, il quale non ha potuto venire prima, io gli ho mandato tutte le planimetrie, dove lui mi ha fatto un preventivo, un preventivo per installare i campanelli wireless. Quelli che ci sono sono stati strappati e sono andati tutti in corto, perché strappa oggi, strappa domani, sono andati in corto. Il 3 gennaio ho questo appuntamento per concretizzare il lavoro da farsi. Perché giustamente se il rappresentante non vede la struttura, non sa quanti ripetitori mettere per avere un prodotto ottimale che funzioni. 

La dottoressa Laura Gullo ieri, come le ho fatto vedere nei documenti, mi ha scritto una mail dove ci sono tre persone da essere trasferite, due oggi e una il 27. Io ho chiesto, se fosse stato possibile trasferire prima le persone non autosufficienti.

La dottoressa ha risposto di no, dicendo di trasferire prima questi tre perchè avevano chiesto il posto convenzionato.

Altre cose non ne so al momento, ma comunque se dovessi avere aggiornamenti sono qui a disposizione”

In ogni caso Asl1 in completa sinergia con l’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia sta procedendo ad una graduale programmazione di possibile riallocazione degli ospiti presso altre strutture presenti nel Distretto Sanitario Imperiese.

“Stiamo monitorando la situazione costantemente – afferma il DSS di Asl1 Dott. Fabrizio Polverini – insieme all’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia ed ai sindaci, ai quali vanno i miei ringraziamenti per come stanno gestendo la situazione cer-cando di limitare il più possibile i disagi ai cittadini.”

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