ACEPER ha realizzato la speciale classifica annuale delle “regioni italiane più green” che si basa sulla percentuale di energia che proviene da fonti rinnovabili rispetto alla percentuale totale di energia consumata nelle diverse regioni.
“Nel 2024 in Liguria il 41% dell’energia consumata proviene da fonti rinnovabili. Anche Lombardia e Trentino Alto Adige vanno forte e la stessa percentuale si attesta attorno al 39%. Al sud la regione più virtuosa è la Campania che raggiunge il 31% e ottiene un buon posizionamento all’interno di questa classifica che si riferisce all’anno che sta per concludersi” ha dichiarato Veronica Pitea, Presidente di ACEPER (Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili con oltre 10.000 associati).
“L’adozione di fonti di energia rinnovabile è diventata una delle priorità per affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile. In Italia, diverse regioni hanno compiuto notevoli progressi nell’integrazione delle energie verdi all’interno del proprio mix energetico, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e promuovendo uno sviluppo economico sostenibile“, ha spiegato Pitea.
Per ACEPER la Liguria è la regina del 2024 con il 41% di energia che viene da fonti rinnovabili
“Seguendo i database ACEPER possiamo eleggere la Liguria come regina del 2024. Il 41% dell’energia consumata proviene infatti da fonti rinnovabili. Grandi passi avanti sono stati fatti in questa regione grazie agli investimenti in nuove tecnologie, su tutte l’energia solare e quella eolica. Anche Lombardia e Trentino Alto Adige raccolgono dati positivi e chiudono il podio del 2024. Queste regioni hanno adottato politiche energetiche innovative e investito in progetti che favoriscono l’uso di biomasse, idroelettrico e solare, permettendo così di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di migliorare la qualità dell’aria e della vita dei cittadini. Questi dati di ACEPER guadagnano ancora più valore se si considera che in Italia solo una piccola parte dei fondi stanziati dal Governo in occasione della Manovra 5.0 sta raggiungendo le imprese delle varie regioni. Il divario tra nord e sud si fa sentire anche in ambito rinnovabili: la Sardegna, dopo tutti i problemi legati alle aree idonee alle rinnovabili, fatica a risalire la classifica. Bene invece quasi tutte le regioni del nord, comprese quelle più densamente popolate.
Il Veneto (34% di energie verdi) si avvicina sempre di più al podio dimostrando come anche le regioni più industrializzate possano trovare soluzioni sostenibili. Bene anche Valle d’Aosta e Toscana (32%). Più indietro invece le altre regioni come la Sardegna (19%)” prosegue la Presidente di ACEPER.
Nonostante questi risultati, positivi per alcune regioni, secondo ACEPER l’Italia è ancora molto indietro in vista degli obiettivi da raggiungere legati all’Agenda 2030. “L’adozione di energie rinnovabili nelle regioni italiane rappresenta un passo fondamentale verso un futuro sostenibile. Investire nelle energie green non è solo una scelta ecologica, ma è anche una strategia vincente per lo sviluppo economico e la salute del pianeta. Promuovere la transizione verso un sistema energetico più sostenibile significa anche creare posti di lavoro nel settore delle rinnovabili, stimolare l’innovazione tecnologica e garantire una maggiore indipendenza energetica. Le politiche locali nelle regioni italiane non solo supportano la riduzione dell’impatto ambientale, ma hanno anche un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide economiche e sociali del futuro“, ha concluso Veronica Pitea.