L’artista imperiese Mrfijodor, pseudonimo di Fijodor Benzo, dopo gli ultimi successi in Macedonia e in giro per l’Italia (dall’esibizione al Museion di Bolzano, passando per Wall Lettering a Cles e il recentissimo intervento all’internet Festival di Pisa), è di nuovo protagonista per la sua prima personale emiliana.
Sabato 25 ottobre alle ore 18.30, presso la DarkRoom SilmarArtGallery di Carpi, aprirà al pubblico la mostra, curata da Chiara Messori, dal titolo “Casuale” di Mrfijodor che ripercorre, tra numerosi disegni e dipinti su tela, le più recenti ricerche dello street artist, originario di Imperia e torinese d’adozione.
Le opere di Mr Fijodor sono caratterizzate da una forte componente di improvvisazione, che comprende inevitabilmente anche l’elemento dell’errore umano: direttamente sul canovaccio, l’artista inventa la bozza influenzato dal suo stato d’animo, dalle suggestioni del momento, dagli incontri con le persone e dagli episodi di vita vissuta.
I soggetti che sceglie di solito sono forme elementari che veicolano messaggi diretti e ironicamente responsabili attraverso una chiave di lettura semplice che instaura un immediato dialogo con l’osservatore. Spesso i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, che l’artista manifesta mediante un sorriso infantilmente stupito, più che tramite elaborate ricerche tecniche.
Il lavoro di Fijodor si basa prevalentemente su una libera gestualità e, dal punto di vista stilistico, i modelli principali sono quelli che derivano dall’arte informale europea degli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo, senza dimenticare movimenti quali il Dadaismo, l’Espressionismo, il Surrealismo ma anche le culture underground dei fumetti autoprodotti e dei graffiti metropolitani.
Come scrive la curatrice Chiara Messori: “Da questo esplosivo miscuglio scaturisce una concezione dell’arte ironica e provocatoria, costantemente tesa a negare qualsiasi valore ad ogni attività che presupponga il filtro della ragione. L’artista non è più ‘creatore’ di nuovi eventi, ma diviene colui che sa lasciarli accadere, limitandosi magari a favorirne l’attuazione con la spontaneità del caso. Del resto le esperienze più profonde della nostra psiche emergono con spontanea casualità”.