“È un atto estremamente significativo che la Regione Liguria, su proposta dell’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, abbia stanziato quasi 8 milioni di euro per l’ assistenza territoriale, di cui circa 1 milione di euro per l’ ASL1 imperiese, che a fronte di una popolazione di circa 207 mila abitanti è una cifra considerevole“. Queste le parole del consigliere comunale e componente del Consiglio Superiore della Sanità della Regione Liguria, Antonello Ranise che ha ribadito l’urgenza del fabbisogno del territorio per assicurare la continuità di cura.
“La nostra ASL – continua Ranise – Si è da tempo attivata in questa direzione e l’attenzione dell’amministrazione regionale, non solo dal punto di vista economico, ma anche strategico può essere determinante. Solo attraverso una sinergia che coinvolga tutti gli attori del settore politico, sanitario e assistenziale, si può giungere a dare risposte concrete alla nostra popolazione.
Antonello Ranise per l’ASL1: “Progetto ambizioso, ma è l’unica strada per adeguare la sanità ai bisogni attuali”
Siamo la provincia con più anziani del nostro paese (quasi il 30% over 65, più dell’ 11% over 80) spesso fragili e affetti da polipatologie, che necessitano non solo di cure ospedaliere, ma anche e spesso soprattutto di un’assistenza sociosanitaria e assistenziale complessa in strutture idonee e quando possibile di un reinserimento al proprio domicilio. Si consideri inoltre che le famiglie unipersonali sono in crescita, il 42%. della popolazione nel ponente e il 58% se si considerano gli over 65.
È chiaro quindi – prosegue Ranise – Che il ricovero ospedaliero è solo un primo momento di un percorso di cura. Il Pnnr ha stabilito le linee guida di una profonda revisione dell’assetto socio sanitario della nostra regione e queste misure vanno in tal senso. È un primo passo, indubbiamente, c’è molto da fare anche e soprattutto sulla carenza di personale medico e infermieristico, figlio di scelte sbagliate fatte in passato, compreso l’aspetto retributivo (basti pensare all’attrattiva della vicina Francia ma anche di altre regioni).
Saranno di importanza decisiva per gli aspetti organizzativi le risorse del PNRR per le Case di Comunità, gli infermieri di famiglia e comunità (IFeC), l’implementazione del software della Piattaforma Regionale IT-CURA, che consentirà di mettere in rete tutte le informazioni cliniche necessarie a disposizione degli operatori sanitari a tutti i livelli. Tutto questo è un progetto ambizioso ma è l’unica strada percorribile per adeguare la sanità ai bisogni attuali“.