3 Gennaio 2025 09:47

3 Gennaio 2025 09:47

Il “Pagellone” di ImperiaPost di fine 2024: i voti a sindaco, assessori e…/Parte I

Bookmakers comunali al lavoro in vista delle pagelle dei componenti del consiglio comunale. Sorrisi, pacche sulle spalle, tentativi più o meno velati di “corruzione”, commenti ironici sui post di Facebook: ogni scusa è buona per cercare di entrare nelle grazie della redazione e strappare almeno una sufficienza.

Anche quest’anno è stato difficile, e qualche decina di minuti a leggere l’ormai imperdibile “Pagellone di fine anno di ImperiaPost” non farà che bene ai nostri lettori, un po’ meno a qualche politico nostrano. Un cult che torna come di consueto per dare la nostra modestissima opinione sull’operato degli amministratori e affini della città di Imperia. Dunque è tempo di bilanci per i componenti dell’amministrazione, dei loro oppositori e di personaggi che gravitano attorno alla politica.

Il voto è complessivo e non è appellabile né dinnanzi al T.A.R. né dinnanzi al Consiglio di Stato, tantomeno alla Corte dei diritti dell’Uomo di Strasburgo e dalla Corte dei Conti, viste le ultime spese sostenute dal Comune per il Teatro Cavour.

Per eventuali querele come ogni anno abbiamo un pool di avvocati (Rota, Carpano, Tahiri, Siccardi, Eller dovrebbero bastare) pronti a difenderci dai “permalosoni” anche se speriamo tale iniziativa sia vissuta da tutti come una simpatica e goliardica pagella di fine mandato.

Iniziamo subito dal sindaco e dalla giunta comunale:

Claudio Scajola (Sindaco) voto 6 – : Sindaco, presidente, commissario e chi più ne ha, più ne metta. Imperiapost ha deciso di dare vita ad una pagina Facebook… “Claudio Scajola che indica cose…”, in quanto da buon tuttologo si trasforma in capo cantiere, supervisore, ingegnere, Cicerone, etc etc… Anche nel 2024 è riuscito a collezionare un avviso di garanzia (caso della ex bocciofila Salvo) ma per lui sembrano essere medaglie. Con l’avvicinarsi del Natale diventa più riflessivo e saggio postando tramonti e frasi pseudo-filosofiche per i suoi accaniti followers… Finisce a Report e Imperia non ci fa una bella figura… Si intesta la vittoria di Bucci in Regione ma non riesce a tornare in auge in Forza Italia. Malgrado l’età avanzata che dovrebbe portare pace e saggezza, collaboratori e dipendenti narrano, ormai rassegnati, delle sue sfuriate in Comune. Inaugura la bretella che collega via Matteotti (zona Comune) con il Lungomare Vespucci in auto senza cintura di sicurezza (anche l’autista ne era sprovvisto) davanti alla municipale, sempre molto attenta a multare i cittadini in divieto di sosta, alla quale è sfuggito il dettaglio. Sempre a proposito di auto, fa scarrozzare il suo avvocato dall’autista del Comune con il mezzo di servizio, provocando l’ennesimo esposto di Ivan Bracco. Ciclicamente minacciato con scritte sui muri, con le sue dichiarazioni sibilline lascia in sospeso il finale dell’ennesimo thriller di provincia. Gli va dato atto che sul trasferimento del liceo si è “ravveduto”.  Subcomandante Claudios!

Giuseppe Fossati (vice sindaco, assessore a Urbanistica, Edilizia Pubblica e Privata ed Ambiente) voto 5 + : da uomo di destra di fronte alle proteste degli studenti del liceo Classico contro il trasferimento, cita l’antico adagio secondo cui “Governare gli italiani è inutile” attribuito sia a Giolitti che a Mussolini. Davanti alle classifiche su Provincia e città usa due pesi e due misure: se vanno bene sono dogmi, se invece vanno male è tutta colpa di Ivan Bracco. Nostalgico. 

Ester D’Agostino (assessore a Arredo Urbano, Verde Pubblico, Spiagge, Cimiteri, Toponomastica e PEBA) voto 6:  mantiene l’impegno di piantare un albero per ogni nuovo nato, solerte di fronte alle segnalazioni anche quando arrivano da consiglieri di opposizione. Sui giardini Toscanini c’è ancora molto da fare. Garbata.

Antonio (Nino) Gagliano (assessore a Viabilità, Polizia Municipale, Protezione Civile) voto 3: “A me la voce l’abbassi, non mi rompere i coglioni, io non sono uno sprovveduto“. La “frase” urlata al collega Mangraviti ha registrato milioni di visualizzazioni diventando un mantra in città. Indossa perennemente un auricolare, stile James Bond, entrando un po’ troppo nella delega alla sicurezza affidatagli da Claudione. Probabilmente il dispositivo gli è stato imposto proprio dal primo cittadino e i bene informati dicono che trasmetta in loop una frase: “Nino non sparare cazzate, Nino non sparare cazzate”. Robocop.

Laura Gandolfo (assessore a Servizi sociali, Sanità, Servizi Educativi e Pari Opportunità) voto 7,5: la sua foto del 2024 la ritrae festante con due rotoli di carta igienica in mano all’interno del rinnovato “Collegio” di Piazza Calvi. Sforna bandi a sostegno degli inquilini ma anche dei proprietari di case in difficoltà e diventa un valore aggiunto per il settore dei Servizi Sociali. Si narra che abbia proposto a Toti di scontare la sua pena a casa sua come maggiordomo ma il Tribunale ha, inspiegabilmente, bocciato l’idea. Altruista. 

Mattia Sasso (assessore a Agricoltura, Pesca, Frazioni) voto 4.5: le sue pratiche si contano sulle dita di una mano… fissa il vuoto e la vignetta dice: “Ma io che ci faccio qui?”. Risponde al telefono senza vergogna e tiene in mano una penna immaginandosi un intellettuale di sinistra. Si inventa una rassegna di prodotti tipici all’expo Salso subito dopo un’Olioliva da record registrando una debacle clamorosa. Sfigato.

Gianmarco Oneglio (assessore a Commercio, Turismo, Industria, Artigianato, Trasporto Pubblico, Suolo pubblico) voto 5: nel pieno dei rinnovi delle concessioni demaniali (compresa la sua) non si scolla dalla sedia concessa da Claudione. Le dimissioni, in effetti, sono una prerogativa del “Faraone”. Si mette contro Confcommercio e fa saltare la “Notte di Stelle”, ma alla fine con Olioliva deve cedere al patron Enrico Lupi e chiudere via Bonfante. Incompatibile.

Monica Gatti (assessore a Bilancio, Patrimonio Comunale e Società partecipate) voto 6: dopo la sua nomina legge tutti i libri di Federico Moccia e cammina “tre metri sopra il cielo”. Nonostante la convivenza con Claudione non sia facile, lei tiene botta e si guarda alle spalle, altre colleghe vorrebbero il suo posto… Quando presenta il bilancio di previsione si emoziona come una scolaretta al primo giorno di scuola e battibecca con Sardi che la accusa di fare la maestrina. Docente

Marcella Roggero (assessore a Cultura, Musei, Manifestazioni, Sport ed Università) voto 6: nonostante l’assenza del Presidente Mattarella riesce finalmente ad aprire il Cavour. Ma si è così affezionata a quel cantiere che ogni tanto ne aggiunge un pezzo con relativo impegno di spesa. C’è chi sostiene che voglia farlo diventare la nuova Sagrada Familia. Informatizza la biblioteca ma trascura i canali social dimenticandosi che siamo ormai nel 2025. Il Capodanno tra qualche botto e un dj nostrano lascia molto a desiderare. Teatrale. 

Gianfranco Gaggero (assessore ai Lavori Pubblici) voto 5: ogni interrogazione dell’opposizione per lui è una perdita di tempo. Poi se arriva dalla Bozzano ancora peggio. Il potere quest’anno gli ha dato alla testa. Gli ricordiamo che il suo stipendio è pagato anche per rispondere alle istanze di consiglieri e cittadini senza troppo “scazzo”. Indisponente.

Rosa Puglia (Segretario Comunale) voto 7: in consiglio comunale e provinciale con il braccio destro ingessato, sventa un furto a suo danno. Donna Rosa non molla l’osso e ostenta sicurezza ma in fondo i rumors parlano di una grande insofferenza per gli appuntamenti in via XXV aprile. La fedeltà è messa a dura prova ma per ora, nonostante voci di trasferimento, resiste e insiste. Stoica. 

Santo Scarfone (Portavoce del Sindaco) voto 8: Santo di nome e di fatto, sopporta e supporta Claudione e ogni tanto gli tocca fare pure da cuscinetto con quei “bastardi” di ImperiaPost. La redazione lo ringrazia per tutte le veline che ci ha passato di nascosto (Claudione stiamo scherzando!!!). Baronetto. 

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