Dopo sindaco, giunta, presidente del consiglio (QUI) e la prima parte dei consiglieri (QUI) ecco i nostri voti agli ultimi componenti del Consiglio Comunale (PARTE III):
Andrea Landolfi (Avanti) voto 4: a inizio dicembre dichiara “guerra” ai consiglieri del PD Bracco, Bozzano e Modaffari “capeggiati da Lucio Sardi” che accusa in consiglio di essere “nostalgico delle Brigate Rosse”, poi corregge il tiro. Insieme a Volpe e Lazzarini cercherà di limitare la voce della minoranza dimostrandosi così un vero “liberale”. Capiamo che le magliette evocative non sono di suo (Scajola) gusto ma le parole hanno un certo peso… Panzer.
Enrico Lauretti (Società Aperta) voto 5: nel 2024 si dedica a chiedere più cessi pubblici in città e a non far pagare il parcheggio ai suoi concittadini. Dal filosofo del Consiglio Comunale ci si aspettava qualcosa di più. Per lui un richiamo da parte dei “Genitori Attivi”: “torni a far addormentare i bambini che guardano il consiglio in streaming”. Disilluso.
Giovanni Lazzarini (Prima Imperia) voto 5.5 : è il primo dei consiglieri di maggioranza a varcare la porta della redazione di ImperiaPost per il format “Il Gatto e la Volpe” manifestando la propria indipendenza. Si esercita nel dare le pagelle agli assessori e i voti non sono stati lusinghieri. Dà del “bullo” a Bracco e dichiara guerra insieme a Volpe e Landolfi alla minoranza consiliare. Criticone.
Silvia Mameli (Gruppo Misto) voto 5 : piazzata dal buon Claudione in una lista “civica” a favore di Bucci non fa una bella figura. Continua la sua permanenza nel gruppo Misto con la Amoretti (candidata lei con Orlando) in attesa di un biglietto di ingresso nella maggioranza. Qualche volpone, però, non sembra gradire la sua possibile annessione. Rimandata.
Loredana Modaffari (Imperia Rinasce) voto 7 : si candida a sostegno di Andrea Orlando e racimola ben 1617 preferenze. Anima legale del trio Bracco/Bozzano/Modaffari si schiera a favore del collega Ivan quando viene sbattuto fuori dal consiglio comunale. Bacchetta Fiorentino sullo scivolone sul parco eolico ristabilendo la verità dei fatti. Lawyer.
Giovanni Montanaro (Avanti) voto 5.5 : l’amore per Claudio è più vivo che mai. Il consigliere-manutentore trascura un po’ i suoi doveri e i residenti di Borgo Marina, che utilizzano gli ascensori, lo richiamano a rapporto. Interviene puntualmente a sostegno di tesi che a volte neanche lui capisce ma il pathos è tanto e lui ci crede. Apostolo.
Antonio (Antonello) Motosso (Avanti) voto 6 : Motosso è uno e trino e anche quadruplo. Riesce a sposare ben tre coppie e inaugurare quattro mostre nello stesso momento. Dichiara guerra alla Bozzano in termini di presenzialismo e viene usato/sfruttato dal sindaco per fare numero e massa. Non manca neanche, e ci mancherebbe, alla presentazione del libro di Giovanni Toti di cui sembrerebbe esser stato costretto a comprarne almeno 57 copie. Tutto “merito” suo il casino delle giacche in consiglio comunale. Tuttofare.
Nicoletta Oneglio (Avanti) voto 4: è la sorella dell’assessore Gianmarco Oneglio. Familiare.
Paolo Ornamento (Avanti) voto N.C. :“L’assessore Gaggero è attento alle cose e si segna tutto. Sono sincero, non lo conoscevo prima, ho imparato a conoscerlo. Ha uno staff… Ci siamo noi che facciamo la nostra parte, comunichiamo le problematiche e le soluzioni”. Questa è l’unica frase che abbiamo potuto registrare. Ai lettori l’ardua sentenza. Ornamento.
Antonello Ranise (Insieme) voto 6 : sviene in consiglio comunale e si riprende stile Trump dopo l’attentato gridando “Claudio! Claudio!”. Non manca occasione per mandare un comunicato stampa in favore del sindaco, sempre e comunque. Entra a far parte del Consiglio Superiore della Sanità ligure e diventa primario pro-tempore del reparto di cardiologia dell’ospedale di Imperia. Nonostante il suo Claudio sia immortale pare non sia tramontata la sua ambizione di diventare primo cittadino. Paziente.
Lucio Sardi (Alleanza Verdi Sinistra) voto 8 : i suoi comunicati sono il tormento delle redazioni dei giornali locali. Vero ideologo della minoranza, studia le pratiche e combatte come un leone in consiglio comunale. “Eversivo”, per alcuni, sfoggia magliette che tormentano il sonno del primo cittadino. Stupenda la giacca patchwork che il buon Pomati ha provato ad indossare senza successo. Lo invitiamo anche quest’anno ad essere più sintetico e a tenere un tono di voce più squillante avvicinandosi al microfono. Compagno.
Alessandro Savioli (Area Aperta) voto 5,5: insieme a Lauretti si è occupato di cessi e parcheggi ma registriamo anche uno slancio verso i ragazzi del liceo classico e la condanna, in qualità di presidente degli arbitri provinciale, contro le frasi sessiste dell’ex preside dello scientifico. Dà il meglio di sé in veste di commensale a pranzo da Mariella. Sottotono.
Giuseppe Venuto (Avanti) voto N.C: Ranise ogni tanto si alza e con lo stetoscopio controlla il battito cardiaco del collega per verificare che sia ancora in vita. Non per Venuto.
Edoardo Verda (PD) voto 7,5: il ragazzo, quasi uomo, è sul pezzo. Fa il pienone di voti alle regionali e ipoteca una possibile candidatura a sindaco di Imperia. Però non si monta la testa: tiene alta la guardia in consiglio e scende in piazza con gli studenti. Nonostante abbia ceduto il posto di capogruppo alla Bellotti, non fa venire meno il suo apporto dai banchi dell’opposizione. Mai fuori dalle righe ma non sconta nulla a Claudione. Garanzia.
Luca Volpe (Insieme) voto 6: anche lui perde la testa con l’opposizione. Non regge il pressing e insieme a Lazzarini e Landolfi annuncia la “guerra delle mozioni” per contrastare Bracco e soci. Memore della sua esperienza di assessore interviene con cognizione di causa sul sociale. Sembra in attesa del prossimo giro per trovare lidi migliori. Volpone.
Luciano Zarbano (Imperia Senza Padroni) voto 7: ci ha regalato un momento epico con il suo faccia a faccia in aula con Claudione mentre Montanaro e Bracco accettavano scommesse sull’esito del match. Da buon pensionato ha tempo per studiare le pratiche mettendo in difficoltà l’amministrazione. Grazia il presidente del consiglio Vassallo sul proseguo della lettera del Prefetto e per primo lancia l’allarme Avalon-Biodigestore. Sulla comunicazione è ancora troppo generale dell’Arma e ne risentono i suoi interventi in aula. Guerriero.