10 Gennaio 2025 16:31

Imperia: navetta a guida autonoma, Ivan Bracco (PD) all’attacco del Sindaco. “Una montagna di soldi pubblici in un progetto di cui non si ha nemmeno la certezza che funzioni”

Il consigliere comunale di minoranza Ivan Bracco (PD) ha lanciato un duro attacco contro l’amministrazione provinciale e comunale guidata da Claudio Scajola.

Nel suo intervento, Bracco critica i nuovi bus a guida autonoma, che entreranno in servizio sulla Ciclabile dal prossimo anno

“Ennesimo colpo di teatro. Una riflessione: il sindaco/presidente della Provincia, quando si candidò a tale incarico, lo fece perché doveva risolvere i tre problemi principali che affliggevano la nostra provincia, spacciandosi per il salvatore e l’unico ad essere all’altezza di risolvere le situazioni critiche: acqua, rifiuti, trasporto pubblico.

Dopo tre anni di gestione della Provincia, i risultati sono:

  • Acqua pubblica: regalata ai privati, bollette che strangolano aziende e famiglie, con investimenti pubblici per le condotte che rendono ancora più ricchi i privati.
  • Trasporto pubblico: ormai al collasso totale, azienda stracotta, piano di risanamento completamente inapplicabile, servizio pronto per essere regalato al privato, con tagli agli stipendi dei lavoratori e alle corse, soprattutto per l’entroterra.
  • Rifiuti: impianto di separazione di Taggia completamente in tilt, perdita del finanziamento e privato che dovrebbe costruirlo in grande difficoltà. Rifiuti portati fuori provincia, costi alle stelle pagati dai cittadini.

Però, a Imperia, trenino a guida autonoma: una montagna di soldi pubblici in un progetto di cui non si ha nemmeno la certezza tecnica che funzioni, intasando la pista ciclopedonale e rendendola, nel tratto interessato, molto pericolosa per ciclisti e pedoni.

Mi domando: ma un pubblico amministratore dotato di un minimo di lungimiranza e capacità di ascolto dei cittadini può buttare montagne di denaro pubblico in un’opera così scenica e non impegnarsi a trovare risorse e progetti per restituire ai cittadini un servizio pubblico locale da paese civile e non da quarto mondo?

Lascio a voi le considerazioni. Direi anche basta.”

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