Ha preso il via questa mattina, 13 gennaio, presso la sede della Munters di Chiusavecchia, lo sciopero del settore Metalmeccanico, proclamato dalla Fim-Fiom-Uilm Nazionali.
La protesta a causa dell’interruzione della trattativa per il contratto collettivo nazionale, scaduto ormai da 6 mesi
All’origine della protesta c’è l’interruzione della trattativa per il contratto collettivo nazionale, scaduto ormai da 6 mesi. I lavoratori sostengono di non aver ottenuto risposta da Federmeccanica e Assistal riguardo nessuna delle loro rivendicazioni e di aver ricevuto delle controproposte che giudicano provocatorie.
Simone Mara – Segretario FIM Liguria per i territori di Imperia e Savona
Spiega Simone Mara, segretario FIM Liguria: “Simone Mara, segretario FIM Liguria, con la responsabilità dei territori di Imperia e di Savona. In questo caso siamo qua per la manifestazione legata alla rivendicazione sulla trattativa del contratto collettivo nazionale, che riteniamo essere fondamentale. Questa trattativa si è interrotta il 12 di novembre perché Federmeccanica effettivamente non ha risposto a nessuna rivendicazione, nessuna richiesta fatta in piattaforma, tra l’altro votata dal 98% dei lavoratori in tutta Italia. E crediamo che il contratto nazionale serva e sia fondamentale anche per sbloccare le tematiche legate alla contrattazione di secondo livello, le tematiche aziendali, in particolare con Munters, con la quale i rapporti, no, sono buoni, ma c’è necessario, insomma, il tempo per sviluppare nuove relazioni, rinnovate. fare anche in questa azienda una contrattazione a secondo livello. Ribadiamo che la centralità del contratto collettivo nazionale del settore metalmeccanico serve proprio per tutti i lavoratori perché è stato l’unico strumento che ad oggi ha tutelato il reddito delle persone e per cui questa è la difficoltà principale. Quindi chiediamo a Federmeccanica attraverso le confindustrie territoriali di riaprire la trattativa, di prendere in considerazione la nostra piattaforma, anche perché il contratto collettivo nazionale è di tutti, di tutti i lavoratori, di tutte le lavoratrici metalmeccaniche, ma anche delle aziende che grazie a questo strumento hanno tenuto nel periodo più di difficoltà”.
Joimo Alberto – Delegato Fiom
Aggiunge Joimo Alberto, delegato FIOM: “Sì, buongiorno, mi chiamo Joimo Alberto, sono un delegato FIOM qui a Chiusavecchia per la fabbrica Munters Italy e oggi noi qua ci ritroviamo perché il nostro contratto collettivo nazionale è scaduto da oramai sei mesi, non è stato rinnovato ma non c’è neanche volontà da parte a livello nazionale di Federmeccanica di sedersi a un tavolo e discuterne a livello serio. Sono arrivate delle controproposte che appaiono quasi delle provocazioni. Quindi noi vogliamo dare un segnale importante, speriamo che anche in tutta Italia ci sia una sorta di collaborazione da parte di tutti i colleghi metalmeccanici per far vedere che noi ci siamo, non ci stiamo. Noi dobbiamo cercare di mantenere le retribuzioni in linea con i prezzi che tutti i giorni vediamo nei supermercati, a livello energetico che continuano a aumentare. e quindi noi vogliamo dare un segnale, siamo qua oggi per dare un segnale“.
Paolo Maringo – Segretario Provinciale Fiom – Cgil
Conclude Paolo Maringo, segretario provinciale FIOM-CGIL: “Mi ricollego un attimino a quello che diceva il collega, anche perché sono questioni unitarie che quindi sono condivise e l’aspetto più importante sicuramente della trattatura di questa trattativa è stato l’aumento salariale. Noi abbiamo chiesto in piattaforma 280 euro, ovviamente l’ordine a livello medio per tre anni di vigenza del contratto, la risposta di Federmeccanica, di Confindustria, è stata 173 per la durata di quattro anni, quindi vogliono allungare anche di un anno il contratto. Questo ovviamente non va bene, è quasi una provocazione che abbiamo subito, tant’è vero che oggi siamo qua a fare lo sciopero Imperia, ma in altri territori l’hanno già fatto, chiediamo di riaprire la trattativa perché la proposta di Federmeccanica, 173 euro, è scandalosa, tenete conto che il contratto dei metalmeccanici, ma dell’azienda artigiana, quindi parliamo di piccole aziende al di sotto dei 15 dipendenti, abbiamo rinnovato con le associazioni degli artigiani, quindi non Confindustria, a 220 euro, quindi è proprio questo tipo di chiusura, Federmeccanica lo sa e quindi quando ci ha fatto questa controproposta ha fatto proprio saltare il tavolo,. Quindi siamo qua oggi, siamo contenti della partecipazione dei lavoratori e speriamo anche che questo sia d’aiuto per aprire la trattativa e fare un contratto dignitoso, recuperare il potere d’acquisto anche perché insomma come tutti noi vediamo ogni giorno aumenta ogni cosa, l’unica cosa che non aumenta sono gli stipendi degli operai“.