Si è svolto questa mattina, 18 gennaio, presso la Casa del Popolo in via del Collegio a Imperia, il congresso provinciale del Partito della Rifondazione Comunista. Tra i presenti anche i rappresentati di Arci, ANPI, del centro sociale “La talpa e l’orologio” e il consigliere comunale Lucio Sardi.
A Imperia il congresso provinciale di Rifondazione Comunista
Al termine della discussione politica e il dibattito, si è proceduto al rinnovo degli incarichi di partito. Mariano Mij è stato riconfermato come segretario provinciale.
Spiega Mariano Mij: “Oggi si è svolto il congresso per un dibattito politico sul nostro indirizzo che prenderemo per i prossimi tre anni e il rinnovo degli incarichi provinciali.
Noi partiamo dal presupposto che siamo convinti della necessità del comunismo a anche in questa epoca perché vediamo nel comunismo l’unico modo per superare il capitalismo.
Il capitalismo è questo sistema economico che sta impoverendo sempre più persone all’interno del mondo, che sta devastando il nostro pianeta e l’ambiente.
Il capitalismo è fatto di spreco, di consumismo, di prevaricazione, di prepotenza anche dal punto di vista finanziario e come abbiamo visto negli ultimi decenni anche di militarismo e di guerra.
Credo che il disarmo, l’antimilitarismo, un fronte contro la guerra siano i presupposti fondamentali per riuscire a creare un’aggregazione che parta davvero dal basso, tenendo conto delle aspirazioni dei cittadini e di fare un percorso insieme con le forze politiche più vicine a noi, i comitati, le associazioni, i sindacati che mettano all’ordine del giorno il superamento della guerra e comunque anche il superamento graduale del capitalismo.
Questo significa davvero lottare per riacquisire i beni comuni partendo dalla ripubblicizzazione della sanità, della scuola pubblica, di tutti quei diritti che man mano le persone stanno perdendo.
Il capitalismo arricchisce sempre meno persone nel mondo e ne impoverisce sempre una maggiore quantità.
Noi crediamo che non basti soltanto stemperare o rimodellare il capitalismo, bisogna pensare ad un suo superamento e per questo che consideriamo l’attualità del comunismo”.
Un episodio che ricorda maggiormente?
“Diciamo che in questi tre anni abbiamo fatto diverse attività, sicuramente una cosa che ci ha toccato molto sono stati i presidi che abbiamo fatto contro la guerra in Medio Oriente, soprattutto contro l’aggressione militare di Israele e questo genocidio che sta andando avanti.
Insieme con altre associazioni siamo riusciti a fare dei presidi, delle manifestazioni proprio per cercare di far uscire, di informare la popolazione di un genocidio in atto che spesse volte, in quanto molta gente dalle nostre parti è distratta e non si rende conto di quello che sta succedendo a Gaza.
È una cosa gravissima e quindi questa cosa chiaramente ci ha toccato tutti dal punto di vista umano e nonché politico.
Un’altra questione molto importante che stiamo portando avanti a livello provinciale è quella della riorganizzazione della sanità in provincia, partendo dal fatto che noi non consideriamo utile la costruzione dell’ospedale unico a Taggia dal costo di oltre 450 milioni, quando invece bisogna investire le risorse nel reperimento di personale sanitario, soprattutto medico e nella ristrutturazione degli ospedali locali esistenti qui di Imperi a Sanremo e soprattutto nella ristrutturazione della medicina sul territorio. L’unico modo per ridurre le liste di attesa che sono quelle che stanno creando maggiori problemi ai cittadini proprio per l’accesso alle cure”.
