Giovanni Argenziano, un volontario delle Case Riposo in via Moltedo a Imperia ha spiegato la necessità di realizzare un osservatorio volontario del welfare dove segnalare strutture e alloggi da cedere per dare spazio a tutti gli anziani soli, desiderosi di poter socializzare.
Ho letto attentamente quanto riportato sul mensile 50epiù nella pagina tre con l’editoriale del Direttore che riferisce il desiderio di un’anziana Signora desiderosa di socializzare e poter abitare in una struttura dove possa incontrare,dialogare e relazionare con altre signore, anch’esse sole e disponibili a vivere in contatto con un gruppo di persone,con lo stesso problema dell’isolamento e della solitudine.
Questo problema già analizzato,lo scorso anno, dall’Assessore Regionale Ligure per il Welfare dott.ssa Rambaudi Lorena, del quale non conosco i passaggi successivi,aventi lo scopo a rendersi disponibili a gestire un problema reale quale quello “dell’anziano solo e nel disperato bisogno di dare un senso alla vita”.
Realizzare per un gruppo di persone sole un luogo dove si possa vivere e condividere emozioni creando relazioni che diano un gusto alla vita non è utopistico,lo si potrà realizzare creando “Un Osservatorio Volontario del Welfare” dove vengono segnalate le disponibilità degli alloggi e strutture da cedere,a questo scopo e nello stesso tempo registrare tutte le persone anziane che siano disponibili a questa iniziativa,di persone disposte a condividere case diventate “troppo grandi”per persone sole e troppo costose da mantenere, mentre vivibili e soddisfacenti se abitate da più anziani soli ed aperti alla convivenza ed alla condivisione.
Ovviamente sono disponibile quale volontario a partecipare a questa iniziativa come “facilitatore all’incontro ed all’abitazione condivisa”su iniziativa dell’Associazione provinciale 50ePiù che oltre al mare,al clima ed alle bellezze paesaggistiche del territorio possa essere promotrice di un progetto di solidarietà,di altruismo e di benessere fisico e morale per l’anziano lasciato troppo solo ed in balia della solitudine e dell’abbandono.