“La Palestra di Platone. Filosofia come allenamento” di e con Simone Regazzoni, prodotto da Teatro Pubblico Ligure, con la regia di Sergio Maifredi, ha debuttato in prima nazionale ieri sera alle ore 21 al Teatro Cavour. Si tratta dell’evento conclusivo del “Progetto Sprint – corsa verso un futuro inclusivo e sano”, di cui è capofila la Provincia di Imperia.
Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Simone Regazzoni, edito da Ponte alle Grazie, che ne è autore e protagonista. Il racconto spazia dall’antica Grecia fino ai moderni atleti contemporanei, con particolare attenzione all’alimentazione come base per il benessere psicofisico. La musica è eseguita dal vivo da Eugenia Canale al pianoforte, Luca Falomi alla chitarra acustica, Edmondo Romano alle percussioni e ai fiati. A completare, proiezioni e azioni fisiche spettacolarizzate.
La filosofia vista come dialogo vivo, corpo a corpo, lotta, seguendo la concezione di Platone
All’origine della filosofia, in Grecia, c’è un filosofo lottatore che si allena in palestra. Platone concepisce la filosofia come dialogo vivo, corpo a corpo, lotta. La sua speculazione filosofica è concreta perché nasce come cura di sé, come un allenamento totale che coinvolge anche il corpo, per acquisire coraggio e dominio di sé.
Da atleta, Platone, pone particolare attenzione all’alimentazione per il benessere psicofisico: senza cibo non siamo in grado né di muoverci né di pensare, così come senz’acqua. Questo è il punto centrale della visione che Simone Regazzoni offre del grande filosofo greco. Un modo per riportare la filosofia vicino a noi e farla sentire viva.
Il ginnasio, ovvero la palestra, è un’istituzione fondamentale della Grecia antica, uno spazio libero e aperto a tutti, in cui avviene la formazione dei cittadini. È un luogo per la produzione della cittadinanza che operava in Grecia sul binomio mente – corpo. Pochi sanno che Platone è un nome di battaglia, vuol dire “spalle larghe” perché Platone, il filosofo Platone, era prima di tutto un lottatore. Fonda la sua Accademia attorno alla palestra dove si allena. La filosofia, in forma di dialogo, si pratica sotto i portici, attorno all’area in cui i corpi dei giovani atleti si confrontano. La filosofia è contigua alla lotta, e i corpi dei giovani passano senza soluzione di continuità dal gesto atletico al confronto delle idee. La filosofia platonica va pensata a partire da questo spazio atletico filosofico.
Il commento del Presidente della Provincia Claudio Scajola sullo spettacolo
Dice Claudio Scajola: “Con piacere l’Unione delle Provincie Italiane ha avuto un finanziamento dal governo perché si organizzassero in Italia 20 occasioni di sport inclusivo collegato al concetto di mens sana in corpore sano. Imperia ha avuto il privilegio di organizzare quello per il nord-ovest italiano. Abbiamo organizzato tre eventi che sono partiti a maggio, che hanno avuto un buon successo con la partecipazione di più di mille ragazzi. Si conclude questa sera, qui al Teatro Cavour, con la presentazione di un libro di Regazzoni, molto bello, su Platone, perché forse pochi sanno che il grande filosofo Platone era anche un grande sportivo e faceva come sua attività fisica proprio quella delle arti marziali. Allora, è il primo importante spettacolo di produzione nostra, cioè il nostro teatro Cavour fa questa produzione, tratta dal libro di Regazzoni che stasera fa la prima italiana e che poi andrà in giro in Italia. È la conclusione di questo progetto, che è stato molto carino, molto significativo, che ha impegnato una quindicina di ragazzi delle varie province del nord Italia, gli studenti e i ragazzi in particolare della Liguria, di Imperia, di Savona, di La Spezia e di Genova, e che l’anno prossimo, abbiamo avuto proprio notizia nei giorni scorsi, l’Unione delle Provincie Italiane ci ha ancora ridato per l’anno prossimo l’organizzazione dei prossimi giochi. Quindi un modo di stare insieme per fare sport“.