Si è svolta questa mattina a Imperia la cerimonia ufficiale per l’80° anniversario del Giorno della Memoria, organizzata dalla Prefettura in collaborazione con Comune, Provincia, Ufficio Scolastico e associazioni locali.
La cerimonia è iniziata al mattino con la deposizione di una corona d’alloro in onore dei partigiani Nicola ed Enrico Serra, deportati a Mauthausen. Tra i presenti il sindaco Scajola, il Prefetto Valerio Massimo Romeo, il vicepresidente della Liguria, Alessandro Piana e le massime autorità civili e militari del territorio.
La delegazione si è successivamente spostata al Polo Universitario. Qui, presso l’Aula Magna, si è tenuto un incontro alla presenza degli studenti della provincia. Dopo i saluti del Prefetto e del vicesindaco di Imperia, Giuseppe Fossati, hanno fatto seguito lettura del Prof. Eugenio Ripepi e la proiezione di un film sull’Olocausto.
Il Prefetto Valerio Massimo Romeo: “È importante che i giovani riflettano su ciò che è stato”
“Oggi è una giornata molto importante – ha dichiarato il Prefetto – E noi abbiamo voluto invitare le scuole della provincia per ricordare il periodo purtroppo più tragico della storia dell’umanità: l’Olocausto e la follia nazista, con i campi di concentramento e di sterminio, in cui furono uccise più di 6 milioni di persone, oltre a omosessuali, donne e disabili. Arrivando persino a circa 15 milioni di persone uccise.
Vogliamo far riflettere oggi i giovani su ciò che è stato e sulla necessità che le nuove generazioni crescano all’insegna di principi sani, come la libertà e la democrazia, e che contrastino sempre ogni tentativo di ideologia che possa condurre ad una forma di dittatura“.
Vice Sindaco Giuseppe Fossati: “Bisogna fare in modo che questo non accada mai più”
“Io penso che queste siano giornate importanti, che è giusto fare – dichiara il Vice Sindaco Giuseppe Fossati – È una legge del 2000 che ha previsto la creazione di questa giornata, ma non si deve fare perché c’è una legge che lo impone o lo prescrive, ma perché deve essere una cosa sentita. E questo è lo spirito anche di questo incontro, di tutta la manifestazione che si fa in queste giornate, per trasmettere soprattutto ai più giovani la conoscenza di quello che è successo, degli eventi tragici, di dove può arrivare l’aberrazione umana, soprattutto per conoscere sì, ma soprattutto per fare in modo che questo non accada mai più“.
A cura di Alessandro Moschi