“Leggo che, a seguito delle due precedenti aste andate deserte, la Provincia di Imperia ha ridotto a circa 2 milioni di ero il prezzo di vendita dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco.
A scrivere è il capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati. “La riduzione del prezzo, unitamente al dibattito che a suo tempo si è sviluppato in città contro la variante urbanistica concessa alla Provincia per rendere più appetibile la vendita (sostanzialmente la possibilità di ampliare l’edificio e destinarlo ad abitazioni), credo impongano una riflessione ed una proposta.
La riflessione è che la grave crisi del mercato immobiliare ha di fatto smentito chi semplicisticamente immaginava che bastasse consentire smisurati aumenti volumetrici e cambi d’uso per rendere appetibile quel fabbricato, anche a scapito degli interessi della collettività di non vedere ulteriormente incrementato il carico insediativo di una zona già in sofferenza.
Riflessione che dovrebbe far riflettere anche coloro che propugnano una variante, in senso residenziale, dell’operazione Porta del Mare portata avanti dalla Colussi.
La proposta è se non sia il caso di ragionare su una diversa destinazione pubblica di quel fabbricato, più consono alla sua natura, alla sua posizione, alle sue caratteristiche, ossia destinarlo, previa acquisizione totale o parziale da parte del Comune di Imperia, a sede della Polizia Municipale e della Polizia Provinciale.
Si tratta di immobile cablato, già dotato di una sala operativa, in posizione baricentrica rispetto alla città, di dimensioni idonee, soprattutto di proprietà pubblica. La destinazione proposta comporterebbe quindi interventi minimi, se non nulli.
Oggi la Polizia Municipale è allocata in una sede inidonea, per la quale il Comune paga un canone di locazione a terzi, ormai senza possibilità di utilizzare quella che era la sua destinazione programmata dalle passate amministrazioni: la nuova palazzina di fianco al Tribunale, oggi destinata in via definitiva agli Uffici del Giudice di Pace.
Credo che sia a portata di mano una soluzione idonea a risolvere in via definitiva il problema della sede della Polizia Municipale, con costi tutto sommato accettabili (il canone di locazione che oggi viene pagato per l’attuale sede potrebbe coprire la rata di un eventuale mutuo) e, soprattutto, consentendo di rivedere la scelta scellerata di consentire una variante urbanistica tanto assurda quanto inevitabilmente portatrice, in prospettiva e magari a seguito di ulteriori riduzioni del prezzo, di un’ennesima speculazione edilizia”.