Imperia – Dopo le lettere di contestazione disciplinare inoltrate dalla Riviera Trasporti nei confronti di alcuni dipendenti Alessandro Merlino e Gianluigi Chiariello, della UGL trasporti, intervengono con una nota:
“Il clima che si e’ venuto a creare in azienda,la NOSTRA azienda e’ diventato insostenibile e tutto questo non per colpa nostra. Noi ci vediamo decurtato lo stipendio ma non siamo noi quelli che abbiamo portato l’azienda a fare questo,abbiamo subito e continuiamo a subire gestioni scellerate.
Ricordiamo merli e amabile (volutamente minuscoli) non dobbiamo dimenticarli, nessuno deve dimenticarli nemmeno i nostri cari utenti che assieme a noi stanno subendo tutto questo. Dopo averci disdettato tutti gli accordi integrativi,abbiamo comunicato immediatamente che nessuno di noi era più’ disponibile a prestare lavoro straordinario,tra l’altro non previsto in nessun contratto .
Abbiamo mandato avanti questa azienda con il lavoro straordinario e menomale che qualcuno aveva dichiarato 43 esuberi…..Veniamo vessati di Contestazioni Disciplinari senza senso,per aver messo mi piace ad un articolo di Imperiapost o appunto come e’ avvenuto nei giorni scorsi per non aver materialmente svolto prestazioni straordinarie in aggiunta al normale turno di servizio.
A tal proposito abbiamo dato mandato ai nostri legali di comunicare alla Commissione di Garanzia quanto avviene,perché’ nelle ultime contestazioni ci viene comunicato che sarà’ l’azienda a farlo nei nostri confronti mentre l’azienda sa da lettera ricevuta che noi non svolgiamo prestazioni straordinarie dunque l’Interruzione di pubblico servizio lo fa chi manda avanti l’azienda.
I legali stanno anche valutando se ci sia del Mobbing,che ricordiamo in questo caso non viene contestato all’azienda ma da chi firma le contestazioni. Purtroppo non si capisce perché’ i nostri politici, tutti, non si siano mai chiesti e abbiano preso delle decisioni su queste cose.
I cittadini pagano tramite il contratto di servizio e questo viene svolto in parte,non per nostro capriccio ma appunto perché’ ci sono turni non coperti per i motivi di cui sopra. Non ci stiamo e non molliamo. L’Rt e’ nostra e di tutti i cittadini e non possiamo permettere tutto questo”.