6 Febbraio 2025 10:28

Biodigestore: dopo i fondi Pnrr persi, altra tegola sulla Provincia. I privati pronti a un passo dalla rinuncia al progetto / Il caso

In breve: Il biodigestore sarebbe superato dall'idea della Regione di creare un termovalorizzatore. Da qui la difficoltà di reperire finanziatori

Dopo la nota vicenda 6,4 milioni di euro persi, legati al bando Pnrr per un progetto collegato al Biodigestore di Colli e revocati dal ministero dell’Ambiente, ora sulla Provincia di Imperia piove un’altra tegola.

Il biodigestore sarebbe superato dall’idea della Regione di creare un termovalorizzatore. Da qui la difficoltà di reperire finanziatori

La Waste Recycling Imperia Srl, amministratore unico Massimo Ghilardi, che si era aggiudicata il project financing per la realizzazione del biodigestore di Colli a Taggia, è infatti ormai a un passo dal formalizzare alla provincia, che aveva lanciato il bando, la rinuncia al progetto.

Lo stesso Ghilardi ha già chiesto un incontro urgente in Provincia per fare il punto sulla spinosa situazione, dopo che la Amiu Spa di Genova, individuata fra i possibili partner-finanziatori del biodigestore, si è tirata indietro a seguito della notizia, confermata di recente dal Presidente della Regione Marco Bucci, di voler avviare una manifestazione di interesse per la realizzazione di un termovalorizzatore per lo smaltimento dei rifiuti liguri.

In parole povere, a fronte di un inceneritore o termovalorizzatore che dir si voglia, il biodigestore sarebbe “fuori mercato” e diventa quindi impossibile trovare chi sia disposto ad investire nel progetto dell’impianto di Taggia.

Che ci fossero problemi attorno al progetto del biodigestore era cosa nota, almeno agli addetti ai lavori, già da qualche tempo. Sembra infatti che la Waste Recycling Imperia Srl non abbia rispettato il termine del 31 gennaio scorso per la presentazione in Provincia della polizza assicurativa sul progetto. Si tratta infatti di una polizza di diverse centinaia di migliaia di euro ed è chiaro che nessun imprenditore sarebbe disposto a investire simili somme, di fronte alla concreta possibilità che il progetto da assicurare non vada in porto.

Insomma ormai i nodi stanno venendo al pettine e l’incontro in Provincia, che non è ancora dato se e quando sia stato fissato, sarà decisivo per conoscere il destino del biodigestore imperiese.

A cura di Andrea Pomati

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