Lucio Corsi, per molti, è un outsider al Festival di Sanremo 2025. Ma non solo perché tanti non lo conoscevano prima del suo debutto sul palco dell’Ariston. Viene considerato fuori dagli schemi per la sua capacità di trascinare tutti coloro che lo ascoltano cantare o parlare in un mondo a parte. “Volevo essere un duro”, questa la canzone in gara a Sanremo 2025 è un universo di emozioni, ma non chiedetegli il significato. “Mi piace che ognuno trovi il suo significato – spiega Lucio – Sono certo che tante canzoni di altri che per me hanno un significato, magari per l’autore ne hanno un altro“.
Lucio Corsi racconta perché il duetto con Topo Gigio
Una cosa è certa, Lucio Corsi sta attirando l’attenzione di tutti, scivolando tra i favoriti se non per la vittoria, almeno per il podio. E poi, resta la curiosità di capire cosa succederà con il suo duetto con Topo Gigio: “La musica, per me, è un modo per fuggire dalla realtà. Quando ascolto una canzone, cerco di allontanarmi dal mondo che mi circonda e di lasciarmi trasportare in altre storie, in altri tempi, in altre situazioni. – spiega Lucio –Topo Gigio, come personaggio di fantasia, è uno degli esempi più belli e duraturi di immaginazione creativa. Eppure, allo stesso tempo, è incredibilmente reale per molte persone, ed è proprio questo che trovo straordinario. Questa dimensione surreale si sposa perfettamente con l’idea che ogni canzone possa aprire mondi alternativi“.
“Inoltre – chiosa il cantante – Topo Gigio e Domenico Modugno hanno un legame speciale: il celebre pupazzo esordì in televisione nel 1958 proprio con la voce di Modugno. Perciò, nel nostro duetto, è stato come se si incontrassero di nuovo, dentro la canzone.”