“Il progetto di produzione di energia alternativa migliore è quello condiviso con i cittadini e che dà loro vantaggi certi. Quello che la Tozzi Green ha presentato ieri ad Imperia, pare prevedere opere certamente invasive a fronte di ipotetici benefici, tutti ancora da dimostrare – Così il sindaco di Andora Mauro Demichelis all’indomani dell’incontro avvenuto fra la Tozzi Green e i comuni interessati al progetto di installazione dell’impianto eolico “Monte Chiappa” che coinvolge San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e in parte il comune andorese destinato anche a ospitare la stazione elettrica collegata all’impianto in località Moltedo. Il tutto in una zona attraversata da percorsi escursionistici che collegano il comune savonese a quelli imperiesi.
Le considerazioni del sindaco di Andora Mauro Demichelis sul progetto del parco eolico “Monte Chiappa” dopo l’incontro con la società appaltatrice Tozzi Green
“Non siamo contro le energie rinnovabili, ma questo progetto non ci convince. Ho chiesto alla Tozzi Green di prendere in considerazione alternative meno impattanti per Andora, come ad esempio gli invasi di raccolta dell’acqua – prosegue Demichelis – Le opere che richiedono sacrifici alla comunità dovrebbero risolvere problemi concreti e non basarsi solo sulla necessità di soddisfare i target del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima: le caratteristiche dei singoli territori vanno prese in considerazione. Come sindaco ho l’obbligo di chiedere un serio calcolo dei costi rispetto ai benefici”.
Sulla possibilità di realizzare degli invasi la ditta non si è espressa.
“Hanno confermato che faranno tutto nel rispetto dell’ambiente, ma fra i benefici per i comuni annunciano misure compensative, ammettendo implicitamente che qualche svantaggio questo grande cantiere lo porterà – prosegue Demichelis – Non siamo assolutamente disposti a svendere la bellezza paesistica e l’attrattività degli itinerari escursionistici di Andora. Fra le compensazioni che la Tozzi Green ha esposto ci sarebbe la distribuzione di fondi, obbligatori per legge, pari al 3% del valore dell’energia prodotta dal parco eolico: sono stati ipotizzati 2,5 milioni di euro, da spalmarsi in 20 anni fra i comuni interessati. Facendo un conto veloce, sarebbero circa 40mila euro all’anno oppure 800mila euro se li anticipano tutti subito, ma il rischio di sacrificare il futuro di una economia turistica green a cui tutti aspiriamo, necessaria per essere attrattivi tutto l’anno, è da tenere in forte considerazione”.
L’incontro si è focalizzato anche sulla produzione di energia.
“La Tozzi Green ha affermato che l’impianto potrebbe servire 25mila famiglie, molte meno di quelle che il comprensorio accoglie nei periodi turistici – prosegue Demichelis – A fronte di un sacrificio comune, è da verificare se vi sia davvero un vantaggio diffuso per tutti. Si è parlato anche di un risparmio del 30% sui costi delle bollette: sarebbe auspicabile, ma è stato esposto in termini di ipotesi. Occorre avere dati più certi da condividere con i cittadini perché possano esprimersi sulla questione”.
Nei giorni scorsi, i sindaci di Andora, Cervo, San Bartolomeo al Mare e Villa Faraldi avevano inviato una lettera al Presidente della Regione Marco Bucci che ha già attivato interlocuzioni con i primi cittadini.
L’Ufficio Tecnico del Comune di Andora ha presentato una richiesta di chiarimenti, integrazioni documentali e osservazioni negative agli uffici della Regione Liguria in merito al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.