15 Febbraio 2025 03:46

Imperia: covid e vaccini sotto lente alla Biblioteca civica. “Basta con la medicina di stato, si lasci spazio alla scienza” / Foto e Video

In breve: Nel corso dell'incontro, promosso dall'Associazione Contiamoci, elevate dure critiche alle restrizioni e all'obbligo vaccinale

La Biblioteca civica Lagorio di Imperia nel pomeriggio di oggi ha ospitato la presentazione in anteprima dei libri “Non ci ha salvati il vaccino” del Prof. Paolo Bellavite e “Vaccinocrazia” del giornalista Andrea Zambrano, entrambi pubblicati dalla Bussola Quotidiana e parte della collana “sapere per capire”.

Nel corso dell’incontro, promosso dall’Associazione Contiamoci, elevate dure critiche alle restrizioni e all’obbligo vaccinale

L’evento è stato organizzato dall’ Associazione ContiamoCi, in collaborazione con la Libreria Ragazzi e con il supporto del Comune di Imperia che ha messo a disposizione la sala nell’ambito del progetto “patto per la lettura”.

Alessandro Casano, Presidente Provinciale di Contiamoci

Spiega Alessandro Casano: “Possiamo anche fare un po’ di ironia, io dico sempre che per la prima volta nella storia abbiamo inventato una malattia che è diventata ideologica. La malattia e il rimedio asserito per questa malattia sono più motivo di ideologia che non di discussione vera basata sul confronto e su quello che i dati scientifici e la letteratura medica ci sta dicendo giorno per giorno. La situazione è questa. 

Ci sarebbe tanto da dire sull’origine del virus, ma lì entriamo in una discussione che certamente non può essere sviscerata in pochi secondi. Però bisogna dire che di tutto quello che riguarda il covid ormai possiamo dire che si è fatta una questione ideologica, politica e divisiva invece che un’occasione di confronto dopo un periodo buio, che purtroppo ha caratterizzato la nostra vita e che dovremmo cercare di superare tutti quanti, sforzandoci di ragionare sulla cosa invece di rimanere arroccati su posizioni che non hanno null’altro ormai che aspetti di tipo ideologico

Sono due libri che entrano, diciamo, nello scenario con due titoli assolutamente difficili da proporre nonostante stiano cambiando un pochino i tempi, stia cambiando un po’ la narrazione

I libri si intitolano “Vaccinocrazia” di Andrea Zambrano, che è il caporedattore della Bussola Quotidiana, un giornalista molto preparato che ha seguito fin da subito tutte le vicende che hanno caratterizzato il lungo e triste periodo del Covid

E poi invece il libro “Non ci ha salvati il vaccino del professor Paolo Bellavita, che è un patologo che ha insegnato per anni all’Università di Verona ed ha subito proprio l’ostracismo universitario e mediatico per essersi espresso una sola volta su una rete nazionale semplicemente invitando alla prudenza e osando avanzare qualche dubbio riguardo alla decantata e promessa efficacia e soprattutto sicurezza dei vaccini di cui poi sappiamo bene come è finita la storia. 

Con quello che sta venendo fuori al giorno d’oggi, sappiamo benissimo che la storia ha dato ragione a chi qualche dubbio l’aveva piuttosto che a chi, invece, propagandava certezze assolute”. 

Paolo Bellavite medico e docente universitario

Sottolinea il prof. Paolo Bellavite: “Tutto questo non serve per rinvangare il passato, ma per evitare che si ripetano queste cose. Io ho avuto l’avventura di occuparmi dei vaccini già dai tempi della Lorenzin e quando sono arrivati questi nuovi vaccini ho subito cominciato a studiare la materia e ho capito che c’era qualcosa che non andava. 

Innanzitutto li avevano presentati come la salvezza perché quando hanno detto che erano efficaci al 95% si capiva chiaramente che gli esperimenti erano stati fatti in maniera molto affrettata. 

Allora io ho cominciato a scrivere quello che sapevo. I difetti che sono emersi nella farmacovigilanza e poi la cosa peggiore che è uscita è che si è intrecciato, questa attesa del vaccino, con la mancanza di cure

Le due cose in realtà si sostenevano a vicenda e questa è stata la cosa più drammatica per la popolazione. Lasciare la popolazione senza cure, quando invece le cure c’erano e c’erano tanti medici coscienziosi che le facevano. 

Anche se non è stato fatto volontariamente, questo di lasciare le persone nella cosiddetta vigile attesa, in realtà poi il fatto che abbiano continuato in questo sistema, pur sapendo che c’erano molte persone che avevano addirittura fatto ricorso rispetto a queste normative. Questo lascia pensare che ci fosse proprio dietro anche un disegno abbastanza disdicevole per ciò che riguarda la medicina, la scienza e la politica. 

Io poi in questo libretto ho affrontato anche il problema del Green Pass e degli obblighi vaccinali perché eravamo stati invitati anche come esperti della Commissione Medico-Scientifica Indipendente, addirittura al Senato, agli affari costituzionali e abbiamo detto chiaramente che non c’erano i presupposti per un obbligo vaccinale là dove il vaccino non fermava le infezioni, cioè non c’era bisogno di fare questo obbligo e soprattutto quante persone, anche dei miei colleghi medici, hanno pagato di persona con le sospensioni per motivi assolutamente indegni.

E poi, purtroppo, quello che io voglio sottolineare di nuovo, il problema adesso è che sia chiaro che là dove si è sbagliato, dove si è fatta una medicina di Stato, invece che una medicina al letto del paziente, come si dice, e una medicina libera, una medicina pluralista, questo discorso dei protocolli dovrebbe finire una volta per tutte, lasciando spazio alla scienza, lasciando spazio alla libertà e all’etica medica”. 

🔔 Resta sempre aggiornato! Iscriviti al nostro canale Telegram

📢 Hai una segnalazione? Scrivici a redazione@imperiapost.it o inviaci un messaggio su WhatsApp

📲 Seguici sui social! Non perderti le ultime news su:
Instagram Facebook TikTok YouTube

🎯 Vuoi far crescere il tuo business? Per la tua pubblicità contattaci su marketing@imperiapost.it

Condividi questo articolo: