21 Febbraio 2025 16:58

Parco eolico del Dianese: San Bartolomeo al mare ribadisce il suo “no” in un Consiglio comunale monotematico. “Impatto devastante per il territorio”/Foto e Video

In breve: Sala gremita per il Consiglio monotematico di San Bartolomeo al Mare sul progetto del parco eolico

E’ un “no” unanime al parco eolico del Golfo Dianese quello che si è levato ieri sera dal Consiglio comunale di San Batolomeo al Mare, riunitosi in un sala gremita di pubblico per affrontare esclusivamente lo spinoso tema. Presenti nel pubblico anche l’assessore Ilario Simonetta e la consigliera Maria Teresa Nasi di Andora, i consiglieri di opposizione di Imperia Ivan bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano e Giacomo Chiappori, che si è da poco dimesso da consigliere di opposizione San Bartolomeo al Mare.

Sala gremita per il Consiglio monotematico di San Bartolomeo al Mare sul parco eolico. Il sindaco Scola ripercorre le tappe della vicenda

Ad aprire i lavori è stato il sindaco Filippo Scola, che ha ripercorso la cronistoria della vicenda. Spiega Scola in aula: “Tutti quanti abbiamo appreso di questo progetto sabato 25 gennaio soltanto grazie alla notizia data da Imperiapost, nonostante il progetto fosse approdato prima in Provincia e poi in Regione. Nessuno ne sapeva nulla, anche se il sindaco di Villa Faraldi si è ricordato che 5 anni fa una ditta pose nel suo territorio degli anemometri per misurare l’intensità del vento.

E’ stato sempre grazie a Imperiapost se abbiamo potuto vedere per la prima volta il progetto e io ne ho informato il Consiglio comunale alla prima seduta del 29 gennaio. Poi abbiamo tutti noi sindaci dei Comuni coinvolti, San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e Andora, abbiamo scritto una lettera per chiedere l’intervento del Presidente della Regione Marco Bucci.

Abbiamo poi incontrato l’ingegner Vitale della Tozzi Green e ci siamo incontrati con il Presidente della Provincia Claudio Scajola che ci ha invitati a non esprimere un no a prescindere, ma ad analizzare il progetto. Abbiamo quindi incontrato nuovamente la ditta in Provincia insieme a tutti i sindaci del Golfo Dianese. Il nostro no non cambia, perché io ho lavorato in un’impresa di energie rinnovabili, conosco l’eolico e so cosa vuol dire l’impatto di questo progetto sul nostro territorio, dove sono previste strade fino a 8 metri di larghezza con raggi di curvatura fino a 100 metri. Senza contare che nel piano economico la società prevede di incassare 4,4 milioni di euro per 20 anni e riconoscere in totale ai Comuni il 3%. Quindi vuol dire devastare il nostro territorio per incassare 40 mila euro per ogni Comune”.

Il consigliere di maggioranza Federico Lepra ha dato quindi lettura della relazione della Tozzi Green, contenente alcuni dati della società e il suo impegno nel campo delle energie eoliche, che l’ha portata a realizzare 17 impianti eolici per una potenza complessiva di 485 MW, che salgono a 771 MW considerando anche fotovoltaico, idroelettrico e biomassa. Tozzi Green ribadisce nel documento il suo impegno a operare con “trasparenza e in sinergia e spirito collaborativo con le Amministrazioni del territorio.

Il consigliere delegato alla viabilità Marco Marino si è quindi soffermato sui noti problemi connessi alle opere viabilistiche che interesserebbero in modo pesante il territorio di San Bartolomeo al Mare sia in fase di cantiere che in fase di gestione degli impianti. Marino ha evidenziato in particolare come risultino inadeguate ai transiti dei trasporti eccezionali previsti dal progetto le strade che dallo svincolo dell’autostrada conducono verso via Pairola, via Faraldi, via dei Gumbi, Borgata San Simone, per non parlare poi del previsto bypass di Chiappa. Per Marino si tratterebbe di “uno scempio, con la distruzione delle campagne”.

Le osservazioni del Comune di San Bartolomeo al Mare che saranno inviate in Regione per dire “no” al parco eolico

E’ stata quindi la volta del vicesindaco Cristina Terrizzano che ha illustrato per sommi capi il complesso lavoro di osservazioni svolto dai tecnici comunali, annunciando il prossimo invio del documento alla Regione.

Il Comune di San Bartolomeo evidenza come “non è accettabile che una società privata presenti un progetto che costituisce il proprio business e che sconvolgerà quelli esistenti impattando negativamente sulle attività e
sui desideri degli abitanti”.
Puntuale poi il riferimento ai vincoli paesaggistici: “relativamente alle opere di fondazione per aerogeneratori, si prevede la realizzazione di manufatti in cemento armato di notevole dimensione (diametro di oltre 21,00 m e spessore di oltre3,00 m) con previsione di 16 pali a basamento con profondità di circa 20,00 m: dette opere comportano l’esecuzione di opere di sbancamento e movimentazioni di terreno di rilevante entità oggettivamente in distonia rispetto al vincolo paesaggistico operante sui luoghi d’intervento; i piazzali destinati all’installazione degli aerogeneratori, di superficie pari a circa 3000,00 mq cadauno, comportano movimentazioni di terreno e modifiche della morfologia dello stesso di rilevante entità, così come la realizzazione della relativa viabilità di collegamento. Il tutto parimenti non compatibile con il vincolo paesaggistico operante sui luoghi d’intervento“.

I tecnici comunali evidenziano poi che “non è stato eseguito uno studio dedicato ed adeguato sugli impatti che derivano dalle imponenti opere di fondazioni rispetto alle falde acquifere ed evidenziano l’impossibilità di costruire in aree percorse dal fuoco degli incendi boschivi, contestando anche l’imponente movimentazione di terra e il “notevole impatto sulla biodiversità della zona”. Evidenziano inoltre come “l’intervento non è coerente con le previsioni di PUC del Comune di San Bartolomeo e con il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Imperia, con il piano idrogeologico, con il piano di gestione delle alluvioni, il piano paesistico e il piano paesaggistico regionale.

Considerato che gli impianti eolici hanno una durata di circa 20 anni e devono poi essere smantellati, il Comune nelle sue osservazioni evidenzia anche come non è presente alcun elaborato di progetto che tratti della demolizione dell’impianto e del ripristino dei luoghi, altro aspetto non poco preoccupante. Ulteriori considerazioni riguardano poi l’impatto sulla viabilità, l’impatto acustico.

Dall’opposizione l’intervento del consigliere Alberto Alberti

Dall’opposizione ha poi preso la parola il consigliere Alberto Alberti che ha spiegato: “Avremmo voluto un Consiglio comunale con potere decisionale, ma lei sindaco aveva già detto no prima di confrontarsi con Consiglio, azienda, Provincia e Regione. Il no di questa sera è diverso solo perché è motivato. Il progetto lo abbiamo scoperto soltanto attraverso Imperiapost ed è difficile da comprendere e per questo avremmo invitato in Consiglio comunale anche gli estensori del progetto, per avere un confronto diretto e capire se vi possano essere alternative”.

Il sindaco Filippo Scola si è detto disposto a valutare la possibilità di organizzare un’assemblea pubblica con la partecipazione della Tozzi Green.

Le dichiarazioni del sindaco Filippo Scola al termine della seduta

Sottolinea Filippo Scola ai nostri microfoni: “Come avevamo detto dall’inizio era doveroso informare un po’ i cittadini e allargare il tutto anche al gruppo di minoranza. L’avevamo detto già in passato e abbiamo chiaramente aspettato che i nostri uffici producessero tutta una serie di lavori dal punto di vista tecnico e questa sera era l’occasione giusta per cominciare ad illustrare tutte quelle che noi riteniamo tutta una serie di criticità che ci coinvolgono assolutamente da vicino, perché poi alla fine partiamo dai problemi di viabilità e poi andiamo a finire su queste strade improponibili nel nostro entroterra, che significherebbero andare a togliere uliveti o comunque sia sbancare delle colline.

Quindi rimaniamo abbastanza critici da questo punto di vista e sicuramente andremo avanti con la produzione delle osservazioni che dovremo mandare in Regione e ci stiamo continuando ad interfacciare i comuni interessati che sono Villa Faraldi e Andora, che sono direttamente interessati e c’è ottima collaborazione. Chiaramente faremo anche incrociare le informazioni dei nostri uffici tecnici in modo tale da essere sempre più sul pezzo su questo tipo di impianto che per noi rimane un impianto di difficile realizzazione“.

C’era una ditta che da anni in questo territorio faceva misurazioni con anemometri.

Sì, addirittura inizialmente pensavamo da 3 anni, in realtà sono cinque. Abbiamo scoperto che da 5 anni la Tozzi Green era presente sul territorio. Chiaramente Io sono un sindaco neoeletto a giugno 2024 e di conseguenza mi mancava questa informazione, però i sindaci in carica Villa Faraldi e Andora e anche loro sono rimasti perplessi. L’unico è stato il sindaco di Vira Faralli che ricorda una visita ricevuta da parte di una società, ma anche per lui penso che valga la stessa cosa che vale per noi e cioè che il progetto comunque è caduto dall’alto“.

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